Processo “Rango-Zingari”, Occhiuto si costituirà parte civile. “Non sapevo niente del processo…”

Il sindaco-presidente della Provincia Mario Occhiuto ha deciso che Comune e Provincia di Cosenza si costituiranno parte civile nel processo “Rango-Zingari”.

La decisione, che è quasi un atto dovuto, arriva dopo che ieri, nel corso dell’udienza preliminare del processo, non c’era (in maniera davvero vergognosa) nè un legale del Comune e nè un legale della Provincia a rappresentare i legittimi interessi degli enti e delle comunità amministrate. Risibile la giustificazione adottata: non avevano ricevuto la notifica. Come se i media non avessero mai scritto o parlato di questo importante processo.

In ogni caso, ecco il testo del comunicato di Mario Occhiuto.

“In relazione alle notizie con le quali si rappresenta che ne’ il Comune di Cosenza ne’ la Provincia di Cosenza si sono costituiti parte civile nel processo “Rango-Zingari”, faccio presente, a seguito di verifica presso i settori legali dei due enti, che ne’ il Comune ne’ la Provincia hanno ricevuto la notifica – e quindi conoscenza – della fissazione della udienza preliminare, onde potersi costituire parte civile.

Ad ogni modo l’ente che abbia comunque avuto conoscenza dell’inizio di un processo dove riveste la qualita’ di persona offesa puo’ ugualmente costituirsi parte civile, nonostante non avvisata formalmente, fino all’apertura del dibattimento. Per tale motivo, grazie alle notizie riportate, avendo ora conoscenza dell’inizio del procedimento penale suddetto, Comune di Cosenza e Provincia di Cosenza si costituiranno parte civile, essendo nei termini per farlo fino all’apertura del dibattimento.

Per tale motivo alla prossima udienza fissata il 14 ottobre ci costituiremo parte civile, come d’altronde abbiamo sempre fatto quando abbiamo avuto conoscenza di processi avente ad oggetto reati di mafia e ambientali. Approfitto della circostanza per ricordare, ove ve ne fosse bisogno, che l’azione politico-amministrativa durante il mandato del sottoscritto e’ sempre stata caratterizzata da atti a difesa della legalita’ e indirizzati proprio ad una evidente antimafiosita’. Basti citare ad esempio la rivoluzione effettuata nell’ambito delle Cooperative di tipo B per la cui riorganizzazione ci siamo avvalsi del supporto della Prefettura richiedendo subito la certificazione antimafia ed espletando le relative gare pubbliche anziche’ ricorrere ad affidamenti diretti com’era sempre avvenuto in passato”.

Speriamo che qualcuno ricordi a Occhiuto e ai suoi legali che il 14 ottobre qualcuno dovrà presentarsi all’udienza del processo…