Processo Stige, la Dda di Catanzaro chiede 104 condanne

Condanne da 20 anni a otto mesi di reclusione per 104 persone, tra politici, imprenditori e boss, ritenuti intranei o affiliati alla cosca Farao-Marincola di Ciro’, sono state chieste dal pm della Dda di Catanzaro Domenico Guarascio, al termine della requisitoria, con rito abbreviato, nel processo “Stige”. Una sola la richiesta di assoluzione, per Vincenzo Gangale. L’inchiesta, secondo l’accusa, ha messo in luce come la consorteria avesse creato una vera e propria “holding criminale” in grado di controllare diversi settori economici, per diversi milioni di euro di giro d’affari, che spaziavano dai rifiuti, agli appalti pubblici, dal commercio alimentare e vinicolo, fino ai servizi funebri. Un controllo granitico del territorio che sarebbe nato anche grazie alla connivenza di politici e imprenditori. L’indagine della Dda di Catanzaro e’ stata portata a termine il 9 gennaio 2018 con una operazione interforze di Carabinieri, Polizia e Guardia di finanza che ha portato all’arresto di 169 persone.

Una settimana dopo si e’ pentito Francesco Farao (per lui chiesti 2 anni e 8 mesi di reclusione), figlio del boss Giuseppe Farao, uno dei promotori della ‘ndrina cirotana che alla fine degli anni ’70 comincio’ a prendere il potere e promuovere, insieme a Cataldo Marincola, l’ascesa al potere del sodalizio di ‘ndrangheta. Il pm, tra l’altro, ha chiesto la condanna di Roberto Siciliani (12 anni e 6 mesi di reclusione), ex sindaco di Ciro’ Marina, e dei fratello Nevio Siciliani (10 anni), ex assessore con deleghe importanti e Mario Siciliani (10 anni). Secondo l’accusa rappresentano uno dei collanti con l’amministrazione comunale di Ciro’ e quella provinciale di Crotone. Nicodemo Parrilla, successore di Siciliani, peraltro presidente della Provincia di Crotone quando fu arrestato, ha scelto, invece, il rito ordinario) Sono stati inoltre chiesti 6 anni e 8 mesi per l’ex vicesindaco di Casabona Domenico Cerrelli, 2 anni per l’ex sindaco di Mandatoriccio Angelo Donnici, 8 anni per l’ex presidente del consiglio comunale di Cirò Marina Giancarlo Fuscaldo.

Per i plenipotenziari del clan, 20 anni sono stati chiesti per Martino Cariati, Vito Castellano, Leonardo Crugliano, Vittorio Farao, Salvatore e Giuseppe Giglio, Salvatore Morrone, Giuseppe Spagnolo, Francesco Tallarico, mentre 17 anni e 5 mesi sono stati proposti per Cataldo Marincola, uno dei due leader storici insieme a Giuseppe Farao, l’anziano boss che però ha scelto il rito ordinario che si sta celebrando davanti al Tribunale penale di Crotone per oltre 80 persone. Vent’anni è la pena chiesta anche per il cutrese Luigi Muto, ritenuto peraltro al vertice di un traffico internazionale di auto di lusso rubate e in contatto con il clan Casamonica di Roma. Proposta, invece, una sola assoluzione.

Per i giovani esponenti della famiglia sono state chieste le condanne di Vittorio Farao (20 anni), figlio di Silvio, e Vittorio (18), figlio di Giuseppe. Gli esponenti apicali della cosca hanno scelto il rito ordinario. Chiesti, inoltre, 10 anni, per Francesco Russo che secondo l’accusa svolgeva per la cosca proselitismo elettorale, con modalita’ ‘ndranghetistiche, specie in ordine alle ultime competizioni elettorali comunali di Ciro’ Marina del 2016.