Referendum senza storia: il Sì vicino al 70%

Avanti col taglio. Quando ancora lo scrutinio è alle battute iniziali la vittoria del Sì al referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari appare già netta e schiacciante: secondo tutte le prime rilevazioni il via libera alla riforma è dato ampiamente sopra il 60%, in qualche caso oltre il 65, sfiorando il 70. Una vittoria annunciata, dato che durante tutta la campagna elettorale i sondaggi hanno sempre dato i No largamente staccati: non dovrebbero raggiungere il 40%, fermandosi probabilmente più vicini a quota trenta. Dalla prossima legislatura, dunque, i parlamentari passeranno da 945 a 600. I deputati scenderanno da 630 a 400, i senatori da 315 a 200. La riforma, infatti, modifica i tre articoli della Carta sul numero degli eletti: 56, 57 e 59.

“Quello raggiunto oggi è un risultato storico. Torniamo ad avere un Parlamento normale, con 345 poltrone e privilegi in meno. È la politica che dà un segnale ai cittadini. Senza il MoVimento 5 Stelle tutto questo non sarebbe mai successo”, ha scritto su facebook dopo la diffusione dei primi dati Luigi Di Maio, ministro degli Esteri ed ex capo politico del Movimento 5 stelle. Il suo successore, Vito Crimi, è stato il primo leader politico a rilasciare una dichiarazione ufficiliare: “Aappreso in queste ore delle proiezioni che danno un risutlato storico e straordinario. Ringrazio tutti coloro che sono andati a votare in questo peridodo di emergenza Covid”.