Reggio 2020. Falcomatà: “La città non è una pedina di scambio”

REGGIO CALABRIA. Presentati al Comitato del sindaco Giuseppe Falcomatà i candidati di Reset, una delle liste civiche nell’àmbito della coalizione di centrosinistra. Ne dà notizia un comunicato. «Reggio non è una pedina di scambio – ha sottolineato Falcomatà – la cui guida possa essere promessa a una forza politica in cambio della guida di qualche altro Comune o di qualche altra Regione. Reggio è la nostra città, e va difesa contro tutto e contro tutti”.

“E Falcomatà – prosegue la nota – ha ricordato alcuni degli snodi affrontati con successo dalla sua Amministrazione: stabilizzazione di 106 Lsu precari dal 1998, salvataggio dell’Atam, fusione delle ex Reges e Recasi e trasformazione nella nuova società in house Hermes, creazione della nuova società in house Castore con l’assunzione di 126 persone e l’implementazione dei 45 lavoratori ex Idrorhegion, trasporto pubblico locale “smart”, erogazione del cruciale servizio d’asilo nido comunale generando 80 nuovi posti di lavoro.

“Accanto al primo cittadino – é detto ancora nel comunicato – il delegato di lista Antonio Laganà e il consigliere comunale uscente Valerio Misefari. In particolare Misefari, eletto nella lista Reset nel 2014 e non ricandidato per motivi familiari, ha evidenziato che ‘soltanto chi non vuol vedere, non vede come sia in atto un vergognoso boicottaggio nei confronti del sindaco, partito con la chiusura delle discariche e culminato in altri gravissimi atti”. “Numerosi gli interventi dei candidati – prosegue la nota – , su temi come lavoro ed emigrazione, opere pubbliche, reti sociali, impresa e attività produttive, decoro urbano e, più in genere, sulla progettualità in vista del ‘secondo tempo’ dell’amministrazione Falcomatà, da disputare nei prossimi cinque anni.