Reggio e i rifiuti. Angela Marcianò: “Una situazione da favelas”

“Ricordo benissimo il giorno in cui il Sindaco Falcomata’ decise che, accanto alle già significative deleghe ai lavori pubblici, alla legalità ed al patrimonio edilizio, io dovessi diventare “l’assessore di Arghillà“. Iniziai con entusiasmo la sfida più difficile ed in poco tempo organizzai periodiche riunioni con la gente del posto per pianificare programmi condivisi e per verificarne, a scadenza settimanale, la progressiva realizzazione. Più volte mi accompagnarono Prefetto, Questore, Associazioni del posto, ma anche Libera ed Action Aid”. Lo afferma in una nota Angela Marciano, consigliere comunale di Reggio Calabria. 

“La cosa più sbalorditiva fu l’entusiasmo dei residenti, che mi presero per mano perché coinvolti in un programma di obiettivi studiati e fattibili, molti dei quali riuscii a portare a termine, prima che la mia esperienza si interrompesse. Da allora ricevo solo lettere di indignazione, rabbia, amarezza per una situazione da favelas ed un’assenza delle Istituzioni capace di trafiggere il cuore di un intero quartiere, che per posizione panoramica avrebbe potuto dominare la città. Non mi rassegno a questo disastro. Invito chi governa la Citta’ ad abbandonare una volta per tutte le logiche perverse degli “interventi mirati”, funzionali ai soli interessi elettorali. La politica deve esserci sempre e ovunque, soprattutto in quei luoghi abbandonati a se stessi, dove il diritto al voto non si esercita neanche più, perché la gente è sconcertata dal degrado e sconfitta da un’amara rassegnazione.
Queste sono solo le ultime foto del posto, intervallate da spaventosi incendi, che tolgono anche l’ultima cosa che resta a questa gente, il respiro!”.