Reggio, Gotha. Chieste le condanne a 28 anni per Paolo Romeo e a 20 anni per Caridi e Sarra. Tutte le richieste della Dda

Paolo Romeo

Richieste di condanna pesanti nel processo di ‘ndrangheta “Gotha” in corso a Reggio Calabria: 28 anni di carcere per Paolo Romeo e 20 per Antonio Caridi. Le ha avanzate il procuratore Giovanni Bombardieri al termine della requisitoria nel processo Gotha contro la componente riservata che governerebbe la ‘ndrangheta e sarebbe capace di dettare gli indirizzi politici degli enti pubblici. Bombardieri, oltre alla condanna dei due ex parlamentari, ha chiesto anche quella, a 20 anni, per l’ex sottosegretario alla Regione Calabria Alberto Sarra.

Sono diciannove complessivamente le richieste di condanna. Tra queste, anche quelle per il dirigente del Comune di Reggio Marcello Cammera (16 anni), per il parroco di San Luca Giuseppe Strangio (16 anni), per l’avvocato Antonio Marra (16 anni) e per l’ex presidente della Provincia Giuseppe Raffa (7 anni).

L’ex parlamentare del Pdsi Paolo Romeo è ritenuto il “burattinaio” della politica reggina assieme all’avvocato Giorgio De Stefano, già condannato dalla Corte d’Appello al termine del processo celebrato con il rito abbreviato. Anche Caridi e Sarra, secondo la Dda reggina, facevano parte del direttorio della ‘ndrangheta. Al termine della requisitoria, infine, il procuratore Bombardieri e l’aggiunto Lombardo hanno chiesto che il Tribunale di Reggio Calabria, presieduto dal giudice Silvia Capone, riconosca la colpevolezza pure dell’ex presidente della Provincia Giuseppe Raffa. Per lui la richiesta è stata di 7 anni di carcere. “Questo processo è un processo alla ‘ndrangheta, – ha detto in aula Bombardieri – quella più pericolosa, che si prende le istituzioni, che sottrae risorse riservate allo sviluppo. E’ un processo fondamentale per quello che è stato e che sarà il destino di questa comunità”.

Con il rito abbreviato l’avvocato Giorgio De Stefano, zio del boss Giuseppe De Stefano, ed i fratelli Mario e Domenico Stillitano sono stati condannati a 20 anni di reclusione, Antonino Nicolò e Roberto Franco a 18 anni, Dimitri De Stefano, figlio del defunto boss Paolo a 15 anni, Emilio Angelo Frascati a 13 anni, Natale Saraceno e Domenico Marcianò a 12 anni, Aldo Inuso, cancelliere della Corte d’appello di Reggio, a 5 anni e 4 mesi, l’ex sindaco di Villai Antonio Messina a 3 anni e 4 mesi, l’ingegnere Antonio Idone a 2 anni.

Nel corso della requisitoria, iniziata nelle settimane scorse, il procuratore aggiunto Giuseppe Lombardo e altri pm della Dda hanno ricostruito l’impianto accusatorio.  Lombardo: progetto eversivo che destabilizza  “Un progetto eversivo, che destabilizza l’ordinario operare delle istituzioni democratiche all’interno di un sistema che non può che essere un sistema tipicamente mafioso. Quella è ‘ndrangheta” ha sostenuto il procuratore aggiunto di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo. La Procura ha ricostruito “il compito della direzione strategica che fissa linee di politica criminale”. “Tutto quello di cui parliamo in questo processo – ha detto Lombardo – è ‘ndrangheta. Non ci sono dinamiche politiche che non siano ‘ndrangheta. Abbiamo perso tutti in questa terra”.

In sostanza, quello che è emerso dal processo è “un sistema di potere mafioso che richiede la continua interlocuzione con tutti i protagonisti politici che hanno capacità di generare flussi di spesa. La ‘ndrangheta evoluta genera un sistema di potere che non porta all’arricchimento immediato. Qui ci sono una serie di protagonisti, di uomini chiave, che in tasca non hanno niente perché sanno perfettamente che la traccia diretta di un qualcosa diventa pericolosa nel momento in cui hanno un ruolo riservato. È una ‘ndrangheta – aggiunge il pm – che deve gestire non il vantaggio immediato ma un vantaggio differito mascherandolo da tutela dell’interesse comune. È il sistema criminale che questo processo deve cancellare. Le condanne che noi oggi andremo a invocare riassumono quello che siamo riusciti a ricostruire”.

LE RICHIESTE DI CONDANNA

Barbieri Vincenzo Carmine, anni 6

Cammera Marcello, anni 16

Caridi Antonio Stefano, anni 20

Cartisano Carmelo Giuseppe, anni 16

Chirico Francesco, anni 22

Chirico Giuseppe, anni 23

Delfino Alessandro, anni 9

Gioè Salvatore, anni 17

Iero Giuseppe, anni 10

Marra Antonio, anni 16

Minniti Angela, anni 3 e mesi 8

Raffa Giuseppe, anni 7

Remo Giovanni Carlo, anni 8

Romeo Paolo, anni 28

Sarra Alberto, anni 20

Strangio Giuseppe, anni 13

Zumbo Giovanni, anni 7 e mesi 6

Richichi Antonio, anni 7 e mesi 6

Giustra Paolo, anni 2