Reggio, il nuovo pentito del clan De Stefano: i familiari si dissociano e rifiutano la protezione

Maurizio De Carlo, arrestato il 24 giugno nell’ambito dell’inchiesta “Malefix” che ha coinvolto vari esponenti della ‘Ndrangheta di Reggio Calabria, ha scelto di diventare collaboratore di giustizia. L’avvocato Giulia Dieni, dei familiari di De Carlo, ha comunicato alla stampa che “i miei assistiti, che solo oggi hanno appreso della decisione del loro congiunto di collaborare con la giustizia, mi hanno recapitato una nota con la quale evidenziano la non condivisione della scelta operata dal De Carlo“.

Di seguito il testo della nota dei familiari:
“Siamo i genitori e la sorella di Maurizio De Carlo, tratto in arresto il 24.6.2020 a seguito dell’operazione Malefix, abbiamo appreso solo oggi della scelta di collaborare con la giustizia fatta dal nostro congiunto dalla quale ci dissociamo fermamente. L’arresto di Maurizio era stato, per noi in famiglia, come un fulmine a ciel sereno, nessuno di noi infatti ha mai sospettato che lo stesso si fosse mai macchiato di condotte illecite, per cui apprendere che ha commesso dei reati e che ha scelto di confessarli e collaborare con la giustizia ci ha lasciati letteralmente basiti. Così come ci ha sempre tenuti all’oscuro delle sue scelte di vita, alla stessa maniera vogliamo, quindi, rimanere estranei al nuovo percorso intrapreso e per tale motivo abbiamo deciso di rifiutare il programma di protezione non avendo noi familiari nulla da temere né nulla da cui essere protetti. Rimaniamo dell’avviso che se il nostro congiunto ha sbagliato è giusto che paghi, rispettiamo le sue scelte ma vogliamo rimanere distanti dalle sue determinazioni”.