Reggio, la campagna elettorale per le Comunali è già iniziata: protagonisti e retroscena

AAA cercasi politici affidabili e autorevoli. Sembrerebbe un annuncio pubblicitario televisivo ma purtroppo è realtà, almeno a Reggio Calabria.
La Politica quella con la P maiuscola pare sia scomparsa ormai da tempo in questa città per lasciare il campo ad improvvisati di mestiere nullatenenti che si comportano e si atteggiano a politici navigati ma che forse hanno iniziato a capire qualcosa dei processi amministrativi solo da qualche anno.

Le lunghe e sorprendenti vicende giudiziarie in riva allo Stretto hanno azzerato una classe politica che aveva investito nel “Modello Reggio” e che aveva come punto fermo Peppe Scopelliti, che oggi cerca di uscire allo scoperto nelle sua nuova veste di “scrittore” (esponendosi ai sacrosanti rilievi di chi lo vede come Jack lo squartatore che partecipa a convegni sulla non violenza…) ma qualcuno sussurra che sia solo una mossa per ricrearsi una dignità politica che gli consenta di tornare anche indirettamente nelle stanze che contano. Ma se oggi ci soffermiamo a pensare ai politici che rappresentano la Provincia di Reggio Calabria ci ritroviamo davanti ad un quadro desolante.

Troviamo un sindaco sospeso condannato in primo e secondo grado ovvero Giuseppe Falcomatà che cerca di rimanere a galla, nonostante ormai siano passati quasi due anni e sia lontano dai palcoscenici pubblici. Attraverso i suoi due facenti funzioni infatti sta cercando di amministrare una città che sempre più sta sprofondando soprattutto per le cose più comuni come i semplici servizi essenziali.
C’è Paolo Brunetti, sindaco del comune più allineato ai desiderata di Falcomatà, che rimane sotto traccia ed esegue passo passo gli ordini del sindaco sospeso ma non spicca di sicuro per autorevolezza degna di un sindaco di una città importante come Reggio.

Poi troviamo l’altro sindaco facente funzioni della città metropolitana Carmelo Versace. Questi è un personaggio più autonomo rispetto a Falcomatà ma comunque ancora (per poco) allineato alle volontà del primo cittadino sospeso o almeno fino a quando gli verrà consentito di lavorare per potersi garantire con Azione (partito di provenienza di Versace) una candidatura e una elezione (improbabile) al Consiglio regionale al prossimo giro.

Per rimanere nel campo del centrosinistra c’è un altro politico di “spessore” che aveva creato grandi aspettative in città così come in provincia ed è Nicola Irto, figlio della vecchia politica di sinistra che vede nel suo mentore l’ex deputato Demetrio Battaglia il vero deus macchina e mente pensante del senatore reggino fino ad ora non pervenuto per il lavoro (ammesso che faccia qualcosa…) fatto a Roma.

Ma se Atene piange, Sparta non ride e infatti nel centrodestra la situazione è ancora più assurda.

Si è intanto alla ricerca di politici autorevoli! L’unico leader incontrastato è ovviamente Ciccio Cannizzaro detto bummino, ex figlioccio di Totò Caridi, deputato alla seconda legislatura, ormai leader di se stesso in quanto unico e solo nello stesso centrodestra orfano di Scopelliti, a uscire con roboanti promesse, importanti interrogazioni, super pirotecnici colpi di scena che poi alla fine della fiera non portano a un beato…… nulla! In perfetto stile Cosenza, pardon Occhiuto…
Un insieme di grandi aspettative che vengono sempre disattese, com’è evidente soprattutto per l’aeroporto e il porto di Reggio. Cannizzaro comunque almeno cerca di fare confusione ma essendo solo o quasi non sappiamo quanto riuscirà a resistere soprattutto ora che a Reggio in molti dicono si voti presto anzi prestissimo per le Comunali poiché, come dicono, a stretto giro di posta potrebbe considerato inammissibile il ricorso dei legali di Falcomatà in Cassazione dopo la seconda condanna nel processo Miramare. Il che anticiperebbe i tempi.

A Reggio non è un mistero che Cannizzaro cerchi di conquistare Palazzo San Giorgio dopo averlo regalato alle ultime comunali grazie anche all’autogol di Matteo Salvini che candidando Minicuci da Genova” ha praticamente sancito una sconfitta annunciata.
Gli altri partiti del centrodestra intanto, vedi Fratelli d’Italia o Udc risultano non pervenuti sia in città sia in provincia probabilmente impegnati a contare le pecore. visto che hanno numeri veramente esigui!

La sorpresa se ci sarà mai sarà la rete civica ossia tutta quella miriade di gente – imprenditori e non – che si stanno “agitando” per una eventuale discesa in campo. Tra questi spicca Edoardo Lamberti Castronuovo, che dopo lo scivolone dell’abusivismo del campo da tennis e della piscina quasi olimpionica della sua villa, cerca di riprendersi dallo smacco delle ultime comunali che lo hanno portato a rompere politicamente dal deputato Cannizzaro e lo vedono oggi pronto ad una discesa in campo con tanto di inaugurazione della segreteria politica. Forse, a dire il vero, per lanciare la pasionaria Angela Marcianò.
Gli altri “civici” ci sono ma per ora non vogliono uscire allo scoperto per paura oppure per troppa prudenza? Staremo a vedere.