Asp Cosenza. Martino Rizzo si fa “in quattro” per i boss della sanità privata: le ultime prodezze della “Banda Bassotti”

Si profila un lunedì di “battaglia” all’Asp di Cosenza. Le notizie rimbalzate clamorosamente da Roma e lo “sputtanamento” della graduatoria del concorso organizzato da Robertino Occhiuto per giustificare la riconferma di Antonello Graziano da Rossano detto Strafalaria, sono state una mazzata e non solo per il “clan” dei rossanesi al seguito del colletto bianco (La graduatoria del concorso).

Ultimamente infatti Graziano, relegato addirittura al 4° posto in graduatoria con un punteggio ridicolo ai fini di una sua riconferma, insieme al suo fido scudiero Martino Rizzo, stava favorendo sfacciatamente anche gli amici degli amici cosentini, soprattutto quelli che sono in procinto di aprire nuove strutture. Per esempio, don Pierino Citrigno, che ha un Centro diagnostico in rampa di lancio a Castrolibero. 

Il dottor Martino Rizzo da Rossano ne sta combinando di tutti i colori: fa parte della  commissione accreditante e quindi valuta le strutture, poi come direttore del reparto di Igiene Pubblica le istruisce per il Dipartimento di Prevenzione, poi come direttore del Dipartimento di Prevenzione le propone alla Direzione generale come Direttore Sanitario (ancora non nominato ma di fatto lo è a tutti gli effetti…) o comunque come referente sanitario e infine le approva.

Insomma, se vuoi essere autorizzato decide tutto lui. Una pagliacciata degna di miglior causa, già denunciata e segnalata al porto delle nebbie e naturalmente insabbiata dal solito Cozzolino. 

Ne avevamo raccontato tante sull’Asp di Cosenza e in particolare sulla gestione dei rossanesi tanto cari al boss Carmine Potestio ma neanche noi potevamo immaginare che si arrivasse a tanto.

Per una migliore comprensione dei fatti, Rizzo prima fa l’ispezione come commissione, poi fa il direttore di Igiene Pubblica, poi fa il direttore del Dipartimento di Prevenzione e infine fa il Direttore Sanitario. In sostanza, firma 4 volte sulla stessa procedura dividendosi in… quattro. 

E’ vero che essendo referente sanitario e non come previsto per legge Direttore Sanitario, può mantenere tutti gli incarichi, ma nell’autorizzazione dei privati (e qui si parla di veri e propri boss, da Citrigno a Potestio, da iGreco a… tutto il cucuzzaro) i 4 passaggi fondamentali portano tutti la sua firma, e tutto ciò non sarebbe possibile in un altro posto che non fosse Cosenza, patria del porto delle nebbie, dove tutto può accadere.

Anche il leggendario Fra’ Remigio Magnelli, come ha segnalato persino quel venduto di Nicola Morra in un interrogazione parlamentare, non potrebbe stare li. Non potendo fare per nomina il Direttore Amministrativo fa il referente amministrativo e quindi fa ugualmente quello che gli pare.

Graziano Magnelli e Rizzo sono ormai diventati per tutti, nei corridoi dell’Asp, la “Banda Bassotti”, con tutto il rispetto per i… Bassotti.

Ora, con i chiari di luna che si prospettano, Robertino il parassita dovrà decidere entro l’8 luglio se coprirsi ancora di ridicolo (più di quanto non lo sia già di suo…) per consentire a questa gentaglia di fare di tutto oppure se staccare la spina ai rossanesi.

Nei corridoi dell’Asp le scommesse sono già aperte.