Reggio, processo “Miramare”. La Marcianò ribadisce: “Ero in contrasto con Falcomatà”

Questa mattina è iniziato il processo ‘Miramare’ a Reggio Calabria, che vede coinvolta in questa fase l’ex assessore comunale ai lavori pubblici Angela Marcianò che ha optato per il rito abbreviato. Il processo – come riporta l’agenzia Dire – nasce dall’inchiesta della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, coordinata dal procuratore aggiunto Gerardo Dominijanni, sull’affidamento da parte della prima giunta comunale reggina guidata da Giuseppe Falcomatà dei locali dell’albergo Miramare (di proprietà dell’ente) ad un’associazione culturale ritenuta vicino al primo cittadino. L’indagine coinvolge anche gli assessori comunali dell’epoca (tranne Mattia Neto), il segretario comunale Giovanna Acquaviva, l’ex dirigente comunale Maria Luisa Spanò e il titolare dell’associazione ‘il Sottoscala’ che ha beneficiato, nel 2015, della delibera di assegnazione dell’albergo, Paolo Zagarella; tutti rinviati a giudizio con rito ordinario. I reati contestati a vario titolo sono: abuso d’ufficio e falsità materiale e ideologica.

Nel corso della prima udienza di fronte al gup di Reggio Calabria Giovanna Sergi era presente il pm Walter Ignazzitto. Angela Marcianò era assistita dall’avvocato Renato Milasi. L’ex assessore reggino ha precisato ogni circostanza del suo operato, a volte in contrasto con quanto veniva deciso dalla giunta comunale, estendendolo anche ad altre attività dell’ente.