Regione, corsi di formazione illegali e incarichi pilotati per i soliti noti: esposto in procura

ESAMI CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE VERGOGNOSAMENTE ILLEGALI e conferimento d’incarichi di posizioni organizzative pilotate solo per gli amici degli amici

ESPOSTO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA ED ALLA CORTE DEI CONTI

Sarà presentato un esposto alla Procura della Repubblica e alla Procura regionale presso la Corte dei Conti per denunciare l’illegalità, e non già l’illegittimità, delle nomine dei presidenti delle commissioni d’esame e degli incarichi delle posizioni organizzative ed alte professionalità perché si ritiene gravissima l’immutata situazione nonostante i numerosi preavvisi e l’invito a voler revocare il decreto dirigenziale N. 71 del 14/01/2016 e conseguentemente anche gli illegittimi decreti n. 3713 del 06.04.2016 e 12424 del 18/10/2016, essendo ancora in vigore la legge regionale n. 18/1985 e la delibera della Giunta Regionale N. 1140 del 24/02/1997.

Ancora più grave è l’atteggiamento di Oliverio che finge di non vedere ciò che è dinanzi agli occhi di tutti.

Stessa gravissima illegalità si sta consumando nelle attribuzioni delle posizioni organizzativa ed alte professionalità assegnate senza tener conto dell’anzianità di servizio e dei titoli del personale regionale da molti anni impegnato presso i propri settori d’appartenenza, mentre dette P.O. e A.P. vengono distribuite a personale proveniente da altre amministrazioni e di più fresca anzianità.

In questo caso riteniamo l’ufficio di Presidenza e il Segretariato Generale correi di una serie di abusi che continuano a essere perpetrati in danno della legge e dei dipendenti regionali, nel silenzio dei sindacati, a dire il vero escluso la CISAL.

Alla Regione Calabria hanno scelto di sposare la linea della premialità e dell’incentivizzazione ai soli “obbedienti” senza tener conto delle molteplici professionalità, messe da parte e private di carichi di lavoro sol perché ritenuti “non allineati” e pertanto sostituiti addirittura da personale esterno all’amministrazione che in forza dei cosiddetti contratti a progetto di fatto sostituiscono i legittimi dipendenti regionali; cosa notata ultimamente anche dalla commissione europea che l’ha resa nota con regolare lettera fatta pervenire ai piani alti della Cittadella. Citiamo ad esempio i progetti obiettivo che coinvolgono personale non ancora stabilizzato, incarichi di responsabilità di procedimenti a personale di altre amministrazioni transitati per l’opportunità ecc. E c’è da rallegrarsene. Può esultare soprattutto chi in questo ultimo anno si è visto nominare ai vertici di un ente nonostante qualche grana giudiziaria, come il caso di Domenico (Mimmo) Sodaro, che è stato designato a commissario straordinario del Parco naturale delle Serre, che risulta indagato con richiesta di rinvio a giudizio – avanzata dalla Procura di Catanzaro –, nell’ambito dell’inchiesta sui furbetti del cartellino; volto noto all’interno della Cittadella per la sua lunga carriera che lo ha visto svolgere il ruolo di presidente della Rsu e ha portato avanti importanti trattative sindacali con i vertici della Regione che si sono susseguiti nel corso di questi anni. Senza contare poi la passione per la politica.

Nazzareno Salerno: un nome una garanzia

A Serra San Bruno ha ricoperto l’incarico di assessore con la giunta guidata da Nazzareno Salerno e alle ultime elezioni si è candidato con la lista “La Serra rinasce” messa in piedi dal deputato del Pd Bruno Censore ed oggi premiato ulteriormente con DD n. 11200 dell’11/10/2017 che gli conferisce l’incarico della posizione organizzativa n. 38, (che poteva essere assegnata a chi non possiede nessun incarico), cumulando così doppi incarichi forse non poco ortodossi per una pubblica amministrazione e che necessitano delle doti della bilocazione, fenomeno appartenente all’ambito delle discipline parapsicologiche, tra l’altro non riconosciute dal mondo scientifico e accademico.

Lo stesso compare inoltre tra l’elenco, illegittimo, degli aspiranti commissari di esami nei corsi di F.P. Per questa riserva naturalistica di prim’ordine, non c’è pace.

Nei mesi scorsi un altro commissario, Antonio Errigo, si è dimesso in seguito al suo coinvolgimento nell’inchiesta su Calabria Verde, dopo l’interdizione dai pubblici uffici, disposta dal gip di Catanzaro, Errigo ha gettato la spugna, lasciando il Parco delle Serre senza una guida.

L’interim a quel punto è stato assunto dal D.G. Fortunato Varone, poche settimane prima che la giunta virasse su Sodaro.

Commissari su commissari, senza che la Regione si decida a designare un presidente in pianta stabile.

Tutti precedenti che indicano che questa giunta non abbia molti problemi ad affidarsi a persone con procedimenti giudiziari aperti non è un fatto nuovo.

Ottotino Zuccarelli

Come è successo, nei mesi scorsi, con Ottorino Zuccarelli, il medico a processo a Cosenza per truffa e falso, a cui è stato affidato il compito per la sorveglianza sanitaria dei dipendenti regionali. Quello che doveva essere un incarico semestrale straordinario, in realtà, si è allungato notevolmente (iniziato ad aprile dello scorso anno, si è concluso il 18 febbraio).

Mentre da un lato la Regione Calabria elargisce doppie e triple premialità senza alcuna remora, dall’altra mano corta si guarda bene dall’ottemperare ad un’equa distribuzione di incarichi ai dipendenti interni privati dagli eventuali altri incentivi quali straordinario, progetti, commissioni d’esame, collaudi e quant’altro, con l’aggravante che agli stessi quando regolarmente espletati per recuperare la somma maturata devono aspettare anni o recuperare il maltolto con decreti ingiuntivi.

In alcuni casi la stessa regione, pur essendo consapevole che gli importi spettanti sono dovuti, per prendere tempo si arroga il lusso di fare opposizione a detti decreti con un ulteriore dispendio di somme ed energie, per cui anche di tali fatti ci faremo promotori per esporre alla procura regionale della Corte dei Conti quanto accade, affinchè possa stabilire se vi sono danni erariali a carico dell’apparato dirigenziale che li permette.