Rende 2019, conti pubblici: le sciocchezze e gli autogol del sindaco mani bucate (di Matteo Olivieri)

RENDE 2019 | di Matteo Olivieri 

Ritorno sul tema dei conti pubblici comunali, che ha suscitato molto interesse in chi mi legge. Questa volta lo faccio utilizzando le parole dello stesso sindaco, che evidentemente non si rende conto delle sciocchezze che dice, né dei clamorosi autogol con cui smentisce se stesso.

Ebbene, il sindaco afferma: “Al nostro insediamento abbiamo trovato un debito stratosferico per circa 17 milioni di euro. E poi la drammatica sorpresa di altri 6 milioni venuti fuori poco dopo. E siamo a 23 milioni, ai quali dobbiamo aggiungere 13,5 milioni di disavanzo di amministrazione. Totale più di 36 milioni! Questa è la pesantissima eredità del passato, frutto di un lavoro al massacro, concepito ad arte per il male della Città e della sua comunità a favore degli amici di corte”.

Dunque, il sindaco pensa di scaricare tutta la colpa sul passato ma il giochino non gli riesce. Infatti, nel 2014 il debito comunale era di circa 17 milioni di euro. Dopo 5 anni, ammette, è diventato 36+ milioni di euro. Cioè, in 5 anni il debito esistente è raddoppiato. Altro che avanzo di amministrazione, altro che risanamento dei conti. Vergogna!

Anche volendo tralasciare i 6 milioni di euro (che per la verità si riferiscono a debiti fuori bilancio – ma lui non lo dice – relativi all’accordo transattivo del 2015 per l’esproprio dei terreni su cui è stato realizzato il Parco Acquatico, quando questo sindaco era già in carica da un anno), il “disavanzo di amministrazione” rimanente prodotto negli ultimi 5 anni è di 13,5 milioni di euro. Ovvero, in media circa 3 milioni di euro all’anno, che equivalgono per buona parte agli oneri finanziari che il Comune di Rende spende per ripagare i mutui rinegoziati, contratti fino al 2044.

Questa è l’ammissione più chiara delle colpe e della incapacità di chi ci ha amministrato! Ci hanno coperto di debiti ed opere fallimentari ma non hanno il coraggio di dirlo e, anzi, ora si ricandidano per ultimare il disastro che hanno cominciato. Ricordo a tal proposito 2 ulteriori elementi:

1) Fin dal 2015 sono entrato in polemica col sindaco e col precedente assessore al bilancio, i quali affermavano impunemente che Rende era “tecnicamente” uscita dal predissesto, tanto che si attendeva solamente la delibera della Corte dei Conti. A distanza di 5 anni il predissesto rimane, nessuna delibera della Corte dei Conti è mai arrivata e, anzi, il predissesto si è perfino aggravato.

2) Ai 36+ milioni di euro va anche aggiunto il debito consolidato relativo all’azienda in house Rende Servizi, nonché alle controllate e partecipate (in liquidazione giudiziaria da anni) e il Consorzio Vallecrati, per un totale complessivo che sfiora i 91 milioni di euro.

Spero con tutto il cuore che questi amministratori falsi, bugiardi, incompetenti e mani bucate, se ne vadano a casa e si dia finalmente spazio a chi è in grado di risanare realmente i conti pubblici senza gravare ulteriormente sulle tasche dei cittadini!