Rende, operaio morto sul lavoro. Cgil e Uil invocano più controlli e provvedimenti contro le aziende “irregolari”

“Uno stillicidio, una conta senza fine, un dramma che si aggiunge al dolore di tante, troppe, famiglie calabresi. La morte di un operaio di 62 anni, caduto da un ponteggio a Rende, ci fa ripiombare nel buio di un dolore profondo. Non ci stancheremo mai di dire che la sicurezza sui luoghi di lavoro non deve essere sottovalutata. Gli operato del settore edile, è importante segnalarlo, non solo svolgono mansioni e lavori usuranti m, operando in un contesto intrinsecamente discontinuo, non possono vantare il numero di anni di contributi richiesto per andare in pensione e sono costretti a lavorare in età avanzata, con conseguenze disastrose in termini di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro nonché di turnover”. Lo ha affermato in una nota, Maria Elena Senese, segretario generale FenealUIl Calabria. “Nell’attesa che la giustizia faccia il suo corso, in tempi rapidi, chiediamo a gran voce l’intervento immediato delle istituzioni competenti, pretendiamo maggiori controlli sui luoghi di lavoro, vogliamo nuovi investimenti, per la verità promessi dal Governo ma ancora oggi non mantenuti pienamente, finalizzati al potenziamento degli Ispettorati territoriali del lavoro. E, in questo contesto, riteniamo indispensabile rilanciare la proposta che, come FenealUil Calabria, avevamo fatto già da tempo di dare vita a ispettori del lavoro dedicati al settore edile da far intervenire nelle varie province della Calabria. Questo nella convinzione che non si posso frenare questa ondata di morti senza aumentare drasticamente i controlli”.

“Si continua a morire senza sosta sui luoghi di lavoro. Oramai è una vera e propria strage. Come Fillea ci stiamo battendo da anni per mettere la sicurezza sui luoghi di lavoro al centro dell’agenda del governo. Chiediamo più controlli, più ispettori e il rispetto delle norme vigenti in materia di sicurezza”. E’ quanto ha dichiarato il segretario generale della Fillea Cgil Calabria, Simone Celebre, in merito all’ennesimo incidente sul lavoro verificatosi ieri in un’azienda a Rende. “Come Fillea chiediamo, per l’ennesima volta, misure “urgenti”, fra le quali anche “l’estromissione” dagli appalti pubblici delle aziende che non rispettano gli standard di sicurezza e che non applicano i contratti nazionali sottoscritti dai sindacati più rappresentativi. Esprimiamo tutto il nostro cordoglio e la nostra vicinanza ai familiari del lavoratore deceduto oggi a causa delle ferite riportate dopo essere caduto da un’impalcatura mentre era impegnato in alcuni lavori di tinteggiatura”.