Resistiamo insieme a mafia, massoneria e nuovo fascismo

di Pasquale Aiello

Oggi si celebra la rievocazione di un grande evento, di una grande lotta di popolo che si è compiuta nel 1945 con la liberazione dal fascismo. Non è per niente un derby tra fascisti e comunisti, anche perché, i partigiani hanno combattuto tenacemente la sopraffazione dei fascisti e oltre ad aver conquistato la vittoria, hanno lottato anche per la costruzione di un paese migliore in cui far crescere e prosperare le future generazioni. Ma ahimè, forse non stiamo onorando il loro sacrificio se permettiamo che quel tarlo, a distanza di tanto tempo, ritorni ad angosciarci.

Oggi più che mai bisogna Resistere. Resistono i lavoratori al potere e alla costrizione della borghesia industriale e imprenditrice che cerca di obbligarli sempre a nuovi sacrifici per tutelare il proprio profitto e interesse, resistono i disoccupati contro il perfido sistema del precariato, resistono gli intellettuali e gli artisti alla censura arrogante e violenta di chi detesta la verità, resistono gli immigrati nei nostri mari, resistono gli ammalati contro certa sanità degradata e fatiscente, resistono tutte quelle genti che scappano dalle guerre, dalla fame e dalla carestia, resistono le donne a una mentalità retrograda, maschilista e possessiva, resistono tutti quelli che in silenzio si schierano sempre e comunque dalla parte dei deboli, dei poveri e dei disagiati. Resistiamo tutti insieme alla mafia, alla massoneria, al razzismo, al nuovo fascismo e a tutti quei poteri occulti che squarciano e tormentano le nostre vite e sviliscono la nostra libertà. Dice Brecht: “Quando l’ingiustizia diventa legge, la Resistenza diventa dovere”.