Rifiuti nella Sibaritide, M5s accusa Oliverio: “Favorisce i privati: da comunista ad affarista”

Comunicato stampa

«Il silenzio del governatore Mario Oliverio è lo specchio della sua coscienza politica, zeppa di contraddizioni, talmente evidenti che egli stesso non se ne cura, credendo di poter ingannare i calabresi a oltranza».

Lo affermano, in una nota, i deputati M5s Paolo Parentela e Giuseppe d’Ippolito, rispettivamente delle commissioni Agricoltura e Ambiente, «a proposito – precisano – della procedura per il rilascio, nel cuore del Distretto agroalimentare di qualità di Sibari (Cs), dell’Autorizzazione integrata ambientale con contestuale procedura Via per realizzare una piattaforma di Ecologica Sud Servizi al fine di trattare e smaltire  montagne di rifiuti provenienti da fuori regione».

«Oliverio – attaccano i parlamentari 5stelle – continua a gestire i rifiuti con ordinanze abusive, come su nostra iniziativa ha chiarito il Ministero dell’Ambiente. Intanto gli impianti di trattamento pubblici sono fermi e i privati lucrano ogni giorno. Nel contempo, il presidente della Regione si nasconde dietro la burocrazia e lascia che vadano avanti i permessi amministrativi per questa opera folle, che, se autorizzata dagli uffici, distruggerà il Distretto agroalimentare di qualità di Sibari, sorto, va ricordato, in seguito a una legge regionale nata dal basso e non certo dalla vecchia politica delle poltrone, di cui il governatore è oggi l’emblema».

«Ancora una volta – proseguono i parlamentari 5stelle – Oliverio, già assessore regionale all’Agricoltura, dimostra la sua mutazione genetica: da comunista ad affarista politico che, nello specifico ignorando le precise norme di tutela al pari dei suoi burocrati sciagurati, ha sepolto il bene comune, la salvaguardia dell’ambiente e lo sviluppo del territorio con le risorse più preziose della Calabria, che sono i prodotti della terra e la natura». «Ciononostante – concludono D’Ippolito e Parentela, che nella scorsa legislatura si era già occupato della vicenda con un’apposita interrogazione – ostacoleremo questo progetto in ogni modo, intanto riportando il caso in parlamento e segnalandone le gravi anomalie al nuovo del ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, e all’omologo per l’Agricoltura, Gian Marco Centinaio».