Ronaldo alla Juve, un’operazione di alta finanza: facciamo due conti

Ronaldo alla Juventus è un’operazione che sta in piedi? Facciamo due conti

Ormai ne parla tutto il mondo: a margine dell’affare Cancelo, la Juve ha portato a termine l’ingaggio di Cristiano Ronaldo, la stella che da diversi anni si contende con Messi il podio più alto nell’olimpo calcistico, a suon di gol, trofei e palloni d’oro.

Il “calcio mercato” è sicuramente uno degli elementi più peculiari di questo strano mondo dell’industria calcistica: è con il calcio mercato che le squadre creano la propria “forza produttiva”, i giocatori sono i “macchinari” per fare i propri fatturati; e la gestione del parco giocatori, nelle sue componenti di costo e di ricavo, è senza dubbio una delle aree da cui possono derivare importanti componenti di reddito (si pensi alla famosa cessione di Paul Pogba, che portò alla Juve una lauta plusvalenza nello scorso bilancio).

Ma veniamo a questa audace operazione, una vera e propria “esercitazione sul campo” per chi voglia vedere all’opera i meccanismi di funzionamento della finanza applicata al calcio.
Si parla di un’”operazione da 500 milioni”, ma è importante spacchettare il tutto e guardare ad essa con un maggiore grado di analisi:

1. -il giocatore dovrebbe percepire uno stipendio fra i 30 ed i 40 milioni annui netti; poniamo 35, il che porta il costo annuo per il Club in un intorno di 70;

2. -a questo costo annuo andrà aggiunto il costo del cartellino del portoghese: pare che la clausola rescissoria da un miliardo possa essere derogata e le voci parlano di un valore di 100 milioni; se si arrivasse a 150, inclusi i costi accessori (gli agenti, nel calcio, si fanno pagare di più che nel mondo immobiliare…), con un contratto quadriennale, ecco che l’impatto degli ammortamenti dovrebbe ammontare a 37,5 milioni annui;

3. -il che collocherebbe, sotto queste ipotesi, intorno a 100 milioni il costo annuo a conto economico dell’operazione Ronaldo.

Ma un Club che si mette a conto economico 100 milioni per più anni come pensa di poter recuperare ricavi per almeno 101 ogni anno e quindi di avere un qualche profitto dall’operazione?

Qui il discorso diventa complicato, ma anche interessante; ci sono due aspetti della gestione tipica del Club calcistico: il primo è che il valore di un Club è quello del suo marchio, cioè della capacità di attirare ricavi; la Juventus è sicuramente fra i primi 10, forse 5, marchi al mondo; proprio in questi giorni, purtroppo, si assiste alla caduta di un altro importante brand, quello del Milan, proprio per la incapacità di generare flussi certi e costanti di ricavi.

Il secondo aspetto che abbiamo messo in evidenza è quello dell’allargarsi – anche in Italia – del novero dei possibili ricavi derivanti dallo sfruttamento dei propri assets: non più solo diritti televisivi, ma anche Stadio, merchandising, licensing, sponsorizzazioni.
Allora proviamo a fare i conti in tasca di questa operazione:

• -la Juve fattura poco meno di 100 milioni fra sponsorizzazioni e merchandising; il Real Madrid (dato tifosobilanciato.it) fattura oltre 2.5 volte questo importo. Sono effettivamente numeri da capogiro.

• -Sponsorizzazioni: il “reach” che un volto così potrà aggiungere al marchio Juve è sicuramente rilevante, dato il numero di “follower” (stimato in 100 milioni di persone se si vuole limitarsi al mondo social) del personaggio CR7. Questo naturalmente può essere esteso a tutti gli ambiti, anche di Gruppo, e incrementare la forza del marchio Juve (ricordiamo che il restyling del marchio, un anno fa, aveva proprio questo significato: incrementarne lo sfruttamento commerciale). Noi ad esempio non sappiamo quante Jeep in più si venderanno se Cristiano Ronaldo sarà testimonial; ma forse gli uomini marketing FCA lo sanno con un buon grado di approssimazione!

• -La Serie A vale di più, se ci viene a giocare Cristiano Ronaldo? Ma se poi va alla Juve non si riduce ulteriormente l’appeal di questo campionato? Sono probabilmente vere entrambe le previsioni, ma di certo la presenza di una stella di questa grandezza attirerà più interesse per il nostro campionato, da cui potrà derivare un più elevato ritorno per i Club, inclusa ovviamente la Juventus;

• -I risultati. Naturalmente i trofei, in primis la tanto agognata Champions League, sono ricavi veri, sonanti, immediati. Già la Juventus, arrivando due volte in finale negli ultimi 4 anni, ha incrementato parecchio questa voce, e la cosa idealmente dovrebbe continuare, se arriva un giocatore come Ronaldo.

• -Stadio: pochi giorni fa ha fatto scalpore l’incremento del prezzo degli abbonamenti allo Juventus Stadium (che comunque rimane un 20% sotto quello dei principali top team europei); ovviamente un’operazione come quella in esame cambierebbe parecchio le valutazioni su questa mossa della Società bianconera.

Il management della Juventus non è certo sprovveduto e ha dato dimostrazione di programmare in maniera accorta i propri passi; si diceva che l’affare Ronaldo-Juve fosse solo un modo per spuntare condizioni migliori al PSG o al Real Madrid o addirittura al Manchester United, ma evidentemente non era così; e allora è giusto fare – per come abbiamo fatto – una bella riflessione sul pazzo mondo della finanza applicata al calcio.

Fonte: Econopoly