Rossano, l’incontrastato strapotere di Teodoro Calabrò

Teodoro Calabrò

Chi ci segue sa bene chi è Teodoro Calabrò, consigliere comunale rieletto a Rossano, rigorosamente a libro paga di Palla Palla e grande elettore alle ultime regionali di Oliverio e Guccione. Ce ne siamo occupati a proposito dei cosiddetti “precari” raccomandati dell’Asp di Cosenza. Calabrò, infatti, facendo leva sul suo solido legame con Carlo Guccione, ha piazzato in quella lista il figlio Guerino e la nipote Roberta D’Oppido. Una manovra classica da “voto di scambio” sulla quale, per quanto se ne sa, starebbe ancora indagando la procura di Cosenza. Ma sapete bene qual è il livello di credibilità del porto delle nebbie.

Da due anni Calabrò è stato nominato dal presidente della Regione Mario Oliverio in una struttura dell’ente, anche se non si capisce bene per quale ruolo.

La spiegazione è contenuta in una delibera dell’Asp di Cosenza datata 22 dicembre 2015 e firmata dall’ex commissario Filippelli nella quale si stabiliva un nuovo comando per Calabrò, dipendente dell’Asp di Rossano.

enza-bruno-bossio

L’esponente del PD, notoriamente vicino allo stato maggiore cosentino dei vari Oliverio, Guccione e Bruno Bossio, dal mese di settembre 2015 ormai è in servizio presso la struttura speciale dell’assessorato alle Infrastrutture su precisa richiesta dell’assessore Roberto Musmanno, notoriamente vicino a Enza “Madame Fifì” Bruno Bossio.

E infatti ormai Calabrò è uno dei “mammasantissima” degli uffici della Regione a Catanzaro ed è super impegnato in una intensissima attività di voto di scambio attraverso le promesse di favori, assunzioni, sistemazioni di pratiche, concessioni di finanziamenti e, soprattutto, di sollecitazioni e facilitazioni di pagamenti. Il suo “comando”  inizialmente di un anno è stato già allungato per il secondo e per il terzo, in pratica fino alla fine del mandato di Palla Palla.

Calabrò ha lavorato per molti anni all’Ufficio Ticket e Prenotazioni dell’ospedale di Rossano.

L'ospedale di Rossano
L’ospedale di Rossano

Proprio là, luogo infame dove si specula sulla salute e sui bisogni dei cittadini, ha costruito i suoi successi elettorali attraverso raggiri, false esenzioni, accelerazioni nelle prenotazioni. Tali fatti sono stati numerose volte segnalati alla Procura della Repubblica, che ha aperto un’indagine inducendo i precedenti amministratori dell’Asp di Rossano a spostare Calabrò ad altro ufficio (Archivio) al fine di neutralizzarlo. Con il rinnovamento dei vertici dell’Asp di Rossano (subito dopo le elezioni regionali) Calabrò ha preteso di ritornare immediatamente all’Ufficio Ticket, in modo da riprendere la sua azione “politica”.

LE IMPRESE DI CALABRO’

Ma passiamo in rassegna le “imprese” di Calabrò: un ammanco di oltre 16mila euro all’Ufficio Economato, che ha dovuto restituire a rate all’Azienda. Con tanto di denuncia e procedimento penale in corso.

Ma soprattutto, la sua disponibilità di denaro. “… E’ noto a tutti – si legge in un esposto presentato in procura a Castrovillari – che, disponendo di elevati quantitativi di denaro (non è chiaro se suo o di qualcun altro) abbia fatto prestiti. Il giochino deve avergli fruttato molto bene, considerato che dispone oltre che di due ville e numerosi appartamenti, anche di svariati magazzini commerciali a Rossano (in affitto), il cui acquisto non è certamente giustificabile con quanto guadagna all’Asp”.

LA POLITICA

Calabrò è stato per due volte consigliere comunale a Rossano, inizialmente con la giunta Filareto (2006-2011) e poi con quella di Antoniotti (2011-2015) riscuotendo in entrambi i casi un enorme successo elettorale. Confermato anche nell’ultima tornata del 2016.

Negli anni d’oro, è stato molto legato a Nicola Adamo. “… Fu anche il principale protagonista delle primarie del PD del 2012, che videro trionfare nella provincia di Cosenza Enza Bruno Bossio. Calabrò infatti si vanta di aver contribuito con oltre 2mila voti (parliamo di primarie) all’elezione della ormai famosa Madame Fifì.

Alle ultime regionali organizzò le primarie in favore di Mario Oliverio e poi fece convergere i suoi voti su Carletto Guccione. A quest’ultimo è particolarmente obbligato per la famosa vicenda dell’assunzione dei precari all’Asp di Cosenza grazie alla quale Guccione gli fece assumere il figlio Guerino e la nipote Roberta D’Oppido…“.

Ma poiché questi “precari” non sono mai stati pagati perché la cosa era diventata troppo sporca, Teodoro Calabrò doveva per forza essere accontentato in un altro modo. E così ecco il “comando” per lavorare (si fa per dire) nella struttura speciale dell’assessore Musmanno.

LA NUORA DI CALABRO’

E non è certo finita qui. Ottorino Zuccarelli, capo del Distretto ASP a Rossano, sul quale Iacchite’ si è soffermato spesso e volentieri per le sue note vicende giudiziarie, è intervenuto su ordine di Calabrò, sulla celeberrima cooperativa Seatt di Gianfranco Ponzio, alias il Cinghialotto segnalando la compagna di suo figlio Guerino, sì proprio lui il falso precario. 

La giovane nuora di Teodoro Calabrò si chiama Francesca Mauro, è stata inserita al CUP per i vaccini ma poco tempo dopo è stata spostata nella farmacia interna dell’ospedale di Rossano per non essere messa troppo in vista in uno sportello con relazioni col pubblico, dal momento che anche i bambini avrebbero capito che la sua assunzione altro non è che una clientela politica.

C’è gente da anni in graduatoria al CUP che viene superata dalla nuora di Calabrò…

IL BANDO PER LE AREE SOCIALI

La ciliegina sulla torta è la concessione di un’area grande su viale Mediterraneo, in pieno lungomare per il famigerato bando delle aree sociali. Quest’area si trova proprio di fronte al noto locale Lulapaluza (che con sacrifici va avanti e i cui titolari sono stati “puniti” con il rogo del locale per aver partecipato al bando e prodotto ricorso) e a due passi dall’attività ristorativa Apocaliss di Pietro …Lucisano!
L’area è stata destinata com’è noto a… Vincenzo De Marco che si scrive così ma si legge Raffaele Calabró, altro figlio di Teodoro. Il ragazzo deve rientrare da Ibiza dove ha aperto una piccola attività (tutti sappiamo come sia semplice aprire attività ad Ibiza e da chi siano controllate, qui ha avuto l’aiuto di Mirko Carelli che con i clan ha un rapporto speciale…). Vincenzino ha dei crediti nei confronti del Calabroncino per via di un concerto fatto il giorno dopo l’alluvione a Rossano e così sarà risarcito. Bello, no? La “serietà” prima di tutto. Speriamo che qualcuno se ne accorga, specie dopo che la polizia ha acquisito i fascicoli del bando su mandato della procura di Castrovillari.