Saladini torna a casa: tocca a un fondo inglese salvare la Reggina. Cellino è… nero: Serie B a 22 squadre?

La Reggina non è più di proprietà di Felice Saladini. Dopo un anno, l’imprenditore lametino l’ha ceduta al fondo inglese Guild Capital di Marco Quaranta che da tempo aveva avviato una trattativa rimasta segreta per rilevare la società amaranto. Nella notte è stato firmato il preliminare di vendita, condizionato all’iscrizione alla serie B. La notizia è stata pubblicata anche sul sito ufficiale della Reggina.

Adesso passa tutto quindi dal Consiglio Federale che si riunirà domani mattina alle 10 e che è chiamato a valutare il ricorso dei calabresi contro la mancata iscrizione decisa il 21 giugno dalla Covisoc. Nella giornata di ieri, Saladini aveva provveduto al pagamento dei debiti con lo Stato. Il passaggio di proprietà è avvenuto tramite lo studio Tonucci.

Per Massimo Cellino, il direttore generale Luigi Micheli e i legali del Brescia calcio stamattina è stato un pessimo risveglio. L’entourage biancoazzurro era convinto infatti che i calabresi fossero ormai spacciati e che non ci fosse un futuro societario. Quanto avvenuto nella notte rischia di cambiare le carte in tavola. Cellino è in pressing sul presidente federale Gravina chiedendo il rispetto della “perentorietà dei termini di iscrizioni” come da regolamento, che la Reggina ha disatteso. Stessa cosa sta facendo il Perugia per il caso Lecco. Ecco perché i due club retrocessi sul campo ora vogliono battere la strada di una serie B a 22 squadre, che eviterebbe nuovi ricorsi possibili fino a fine agosto con il tribunale ordinario e che potrebbe portare al blocco del campionato di serie B.