San Giovanni in Fiore. Tutte le figure barbine del mitico “lintarnune” vicesindaco

È stata un’estate da dimenticare per il vicesindaco di San Giovanni in Fiore. Lui è meglio conosciuto come ‘u lintarnune per la sua ragguardevole altezza ma al secolo è registrato come Salvatore Cocchiero. Già discreto giocatore di pallavolo, ha poi scoperto l’amore per la politica ed è diventato componente della segreteria cittadina del Pd… Tradotto in soldoni: era uno dei cortigiani di Mario Oliverio che gli aveva dato, qualche anno fa, un incarico, lautamente remunerato, nel carrozzone dell’Arcea (Agenzia agricola della Regione Calabria). Poi è stato “folgorato” sulla via della… capra. Peccato (per lui) che poi abbia rimediato tante figuracce che in altri tempi lo avrebbero costretto alle immediate dimissioni e invece oggi che siamo nell’era di Marco a ‘mbroglia e della regina “capra” (dopo le vacanze in Valtellina ora le stanno continuando in Cina) tutto è possibile!

A ‘u lintarnune, pur di difendere la coppia reale, non gli interessa di rimediare brutte figure. I quasi 2 mila euro di stipendio da vicesindaco valgono queste figure barbine e forse anche altro. ‘A pila è più importante della dignità!
La sindaca in pompa magna pubblica sulla sua pagina Facebook che la sua amministrazione ha ottenuto un finanziamento di oltre 200 mila euro dal Ministero degli Interni per potenziare la videosorveglianza in città. Il consigliere comunale di opposizione, Antonio Nicoletti, li sbugiarda dicendogli che il Comune di San Giovanni in Fiore non risulta tra i beneficiari del finanziamento e ‘u lintarnune, con un’arroganza senza precedenti, inveisce contro il consigliere dicendogli che stanno cercando un’interlocuzione con il Viminale (sic!) per avere il finanziamento.

Si è dimenticato però di dire che i progetti finanziati erano 268 e il Comune di San Giovanni in Fiore è al 1068° posto… Non era più semplice chiedere scusa? Sicuramente avrebbe fatto più bella figura!
Da mesi i depuratori scaricano direttamente nel fiume Neto i liquami della fogna. Quando gli è stato ricordato che la passata amministrazione gli aveva lasciato 1 milione e 300 mila euro e non ancora spesi, che cosa si è inventato? La cifra lasciata è finita nelle mani di un commissario ad acta del quale nessuno – ma proprio nessuno – ha conoscenza. Una menzogna grande quanto una casa anzi alta quanto una… lanterna, perché proprio la sua amministrazione ha modificato il progetto originario con determina numero 259 del 21 maggio 2021. Evidentemente non ne era a conoscenza. Quando qualcuno, poi, gli ha chiesto il nome di questo ipotetico commissario è sparito dal web.

E non finisce qui. La figura barbina la ripete con il trenino della Sila. Gli scrivono che la giunta Occhiuto ha tolto i fondi della tratta silana e lui con arroganza infinita “informa la popolazione” che non è vero.
Poi gli pubblicano la delibera della giunta regionale numero 148 del 4 aprile 2023 che sposta il finanziamento alla cabinovia di Gambarie d’Aspromonte e lui, come caduto dal pero, cerca di arrampicarsi sugli specchi per di difendere l’indifendibile. Oggi farebbe bene ad “informare la popolazione” del perché, in questo 2023, i lavori non sono proseguiti sulla tratta Silvana Mansio-San Giovanni in Fiore… Ma che ve lo diciamo a fare?