San Lucido, la “guerra” dell’ex Onpi e le manovre di Pizzuti&Nunziata

A San Lucido c’era un’elegante casa di riposo per anziani gestita dall’ente ONPI (Opera nazionale pensionati d’Italia). Fino a 20 anni fa, era considerata una sorta di motore dell’economia locale, con tanti ospiti sventolati come simbolo di efficienza ma ormai da più di 10 anni macchia San Lucido per inadeguatezza ed inefficienza con degenti inermi loro malgrado in attesa di destino e vecchiaia migliore.

I soldi inviati dalla Regione per la gestione sono ormai messi in bilancio per altro anche perché gli anziani erano rimasti meno di dieci. E così, prima sono stati mandati via e poi ripresi come “specchio” per un’operazione economica denominata “Magna Grecia”, della quale scriveremo subito.

Questa casa di riposo ha rappresentato, poi, nel contesto sociale cittadino, una grande opportunità di lavoro per decine di dipendenti. Con tutte le conseguenze immaginabili.

Nel 2011 la Regione è subentrata all’Onpi, in seguito al suo scioglimento, e l’allora assessore al Bilancio Giacomo Mancini aveva stanziato addirittura un milione di euro per la sua rinascita, con inevitabile “grancassa” sui media. Ma questo generoso contributo ben presto è stato revocato e il Comune di San Lucido ha inevitabilmente deciso di non gestire in proprio la struttura, cercando finanziatori.

Nel 2013, poco tempo prima  del rinnovo del consiglio comunale, la maggioranza uscente guidata dal sindaco del tempo Antonio Staffa, personaggio incline agli incarichi legali ed oggi consigliere di minoranza silente, bandisce una gara per l’affitto di una parte dell’ex Onpi, che viene aggiudicata ad una società di Reggio Calabria, che avrebbe creato un centro per lo studio dell’obesità infantile.

Rocco Cosentino, imprenditore e medico, responsabile provinciale Anaste, rileva dunque “Casa Serena”, ex struttura Onpi, di San Lucido. Cosentino è un imprenditore e medico taurianovese ed è a capo di una cooperativa denominata “Il gioiello della Magna Grecia”. Dovrebbe iniziare, dunque, un progetto ambizioso, ovvero far diventare “Casa Serena” un punto di riferimento per tutta la fascia tirrenica del cosentino – e non solo – nel settore del turismo sanitario.

Ma le cose non andranno così.

San_lucido_giunta_pizzuti Appena insediato, l’attuale sindaco Roberto Pizzuti revoca l’aggiudicazione a “Magna Grecia”, la quale si affretta a proporre ricorso al Tar, che sospende la revoca. A questo punto parte una trattativa che vede protagonista Pizzuti e il suo miglior alleato ovvero il dottore Franco Nunziata, che è suo cognato ma è anche consigliere di minoranza.

Nunziata, che da tempo pensa di mettere le mani sull’ex Onpi per i suoi affari privati nella sanità, si propone come mediatore fra il cognato sindaco e la società “Magna Grecia”.

Morale della favola: il Comune riaccoglie la “Magna Grecia” affidandole di nuovo la parte dell’edificio già in suo possesso a conclusione della gara ufficiale. Con una sostanziale differenza: non si tratterà più l’obesità infantile ma i malati di Alzheimer.

In pompa magna, i cognati Pizzuti e Nunziata annunciano che si è rilanciato l’ex Onpi (bugia!), Nunziata vien nominato direttore sanitario del “Magna Grecia” e si dimette da consigliere comunale avendo ormai raggiunto il suo scopo: mettere le mani sull’ex Onpi.

Ma ben presto tra i due cognati esplodono guerre ed incomprensioni. Nunziata assume i suoi clienti e lascia fuori quelli del cognato sindaco, il quale reagisce chiedendo addirittura a “Magna Grecia” il licenziamento di Nunziata ed aprendo di fatto una frattura.

Nunziata, dal canto suo, dichiara guerra al cognatino anzi alla sua maggioranza e sui social lancia strali contro di loro non perdendo di tanto in tanto l’occasione per “addolcirlo” (in fondo sono sempre parenti…) con frasi dolci e invitandolo a licenziare i suoi assessori.

Stavoltà il re Pizzuti è nudo davanti alla furbizia e alla scaltrezza del cognato Nunziata, personaggio noto negli ambienti della sanità per la sua fame di incarichi ed affari, leciti e illeciti. E sembra che il primo tempo lo abbia vinto lui, ma a San Lucido, in queste ore, girano molte voci.

A conferma che i due cognatini giocano a farsi una guerra fasulla, c’è la notizia filtrata dal palazzo comunale delle dimissioni del vicesindaco Leverino Bruno. Motivo delle dimissioni il pieno dissenso a quanto proposto dal sindaco, sotto la regia del cognato, di modificare la concessione alla “Magna Grecia” consentendole non solo di fare assistenza ai malati di Alzheimer ma di poter accogliere anche migranti, che, come tutti sanno, sono l’affare più remunerativo del momento.

Si parla infatti di un numero di oltre 50 migranti, che ad oltre 130€ cadauno giornalieri, farebbero un bel bottino per la “Magna Grecia” e farebbero leccare i baffi al famelico Nunziata ed al sindaco.

Il vicesindaco è da tempo la spina nel fianco dei due cognati e quando Nunziata sui social invita il cognato a sbarazzarsi degli assessori si riferisce proprio a lui.

Tradotto in soldoni: il sindaco Pizzuti è succube di Nunziata, che non perde occasione per definirsi vicino al PD e addirittura renziano quando Pizzuti, come tutti sanno, appartiene al centrodestra. Ma la politica ormai è diventata un grande affare trasversale per tutti.

Non sappiamo come andrà a finire questa storia ma di sicuro c’è tanto marcio dentro e la consapevolezza che San Lucido è finita di nuovo in mano a gente senza scrupoli. E la gente lo sa perfettamente. Anche se i media non lo dicono e non lo scrivono.

Come da consolidato copione.