Sanità in mano ai privati, il preludio dell’autonomia differenziata

Privatizzazione. Il preludio dell’autonomia differenziata

Il Servizio Sanitario Nazionale sta lentamente morendo sotto gli svariati colpi di una destra che privilegia sempre di più il privato, drenando risorse dalla sanità pubblica (pagata con le tasse dei cittadini). L’ultima trovata arriva dal Veneto con la nascita del “Family doc”. I privati ringraziano e ingrassano, i cittadini invece non si curano perché non possono permetterselo.
Lo Stato deve garantire il diritto alla salute di tuttə e non lo fa perché smantella i servizi! È stato praticamente distrutto il sistema della medicina territoriale, non si è fatto assolutamente nulla per risolvere davvero il problema delle liste d’attesa, non si assume personale aggiuntivo né sostitutivo per rimpiazzare il turn over e non vengono incrementati i posti letto. I pronto soccorso sono saturi anche per questo, ma la risposta non può e non deve essere il privato. Guardia medica privata, pronto soccorso privato e adesso medico di base privato. È vergognoso!
L’autonomia differenziata ancora (per fortuna) non è in atto ma questi ne è già il preludio. La nostra Costituzione recita nei suoi principi fondamentali che la “Repubblica è una e indivisibile” e così dovrebbe essere per i suoi cittadini e le sue cittadine. Ed ancora che la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività. Difendiamo la Carta Costituzionale, difendiamo la Repubblica e fermiamo chi ieri come oggi vorrebbe cancellare diritti e libertà.
Angelica Perrone, responsabile Sanità Donne e Genere PRC Calabria