Santa Maria del Cedro: sequestrata parte di un villaggio turistico dopo le denunce del sindaco

La procura della Repubblica di Paola, dove si è appena insediato il nuovo procuratore Pierpaolo Bruni, ha sequestrato per abusivismo una parte del “Summerday”, un villaggio turistico di Santa Maria del Cedro.

Si tratta di circa tremila metri quadrati che, secondo le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Paola, sarebbero stati realizzati in pieno demanio marittimo senza alcuna autorizzazione.
Da qui il sequestro preventivo che ha interessato l’area dove sorge l’anfiteatro del villaggio, la zona dove sorgono i campi da tennis nonché l’area del lido.

Le indagini sono partite da una denuncia circostanziata del sindaco di Santa Maria del Cedro Ugo Vetere, della quale si erano occupati i media.

Il sindaco ha denunciato per anni che la procura di Paola e chi doveva provvedere ha fatto finta di nulla sulle occupazioni senza titolo di aree demaniali a Santa Maria del Cedro.

L’avvocato Ugo Vetere, sindaco di Santa Maria del Cedro, ridente cittadina posta sull’Alto Tirreno cosentino, che negli ultimi anni si sta distinguendo come amministrazione del fare, trasparente, mai attinta da vicende giudiziarie, avendo realizzato ingenti lavori pubblici come il lungomare, lungofiume, scuole e tanto altro, si lamentava per l’assenza delle istituzioni.

Dal giorno della sua elezione – ormai da qualche anno a questa parte – denunciava occupazioni abusive di suolo demaniali, aree sulle quali sono state realizzati villaggi e strutture ricettive senza che i titolari abbiano ottenuto le prescritte autorizzazioni demaniali in primis, dalla procura di Paola, che dovrebbe intervenire, ma dalla quale non arriva nessun segnale di vita.

L’avvocato Vetere denunciava anche la disparità di trattamento riservata dalla autorità giudiziaria, visto che per identiche questioni nei confronti di titolari di altri villaggi, ha disposto la chiusura delle strutture. Della vicenda era stata investita oltre che la procura di Paola, anche quella di Catanzaro. Ed è probabile che da questa sinergia sia scaturita l’operazione di oggi, che non è ancora conclusa.