Savuto. Ci risiamo: “No a qualsiasi impianto di rifiuti sul nostro tertitorio”

CI RISIAMO, VOGLIONO INONDARCI DI RIFIUTI!

La recente Ordinanza sulla gestione dei rifiuti, emessa dal Presidente f.f. della Giunta regionale della Calabria, ci preoccupa seriamente e chiama in causa tutti i cittadini, le associazioni, le organizzazioni sociali e gli attori istituzionali del territorio del Savuto posto tra le Provincie di Cosenza e Catanzaro.

In tempi di pandemia globale, in cui si è completamente sfasato il rapporto tra gli esseri umani e la natura, ovvero tra noi uomini e donne e quella che Francesco D’Assisi definiva, nel testo in lingua italiana più antico di cui si conosca l’autore:

“sora nostra matre Terra, / la quale ne sustenta e governa, / e produce diversi frutti con coloriti flori et herba”, nessuno può pensare di attendere, disinteressarsi ed affidarsi ad altri!

Ognuno è chiamato ad un atto di assunzione di responsabilità e di impegno per impedire ulteriori ed irrevocabili ferite al nostro già fragile e devastato ambiente, per riorientare le scelte della politica rispetto agli interessi ed agli affari di pochi, per fare pesare definitivamente le ragioni della vita di tutti gli esseri viventi e riequilibrare, in tal modo, il rapporto tra l’uomo e la natura.

Per tutto ciò siamo fortemente preoccupati, soprattutto dopo aver letto nella citata ordinanza (la n. 24 del 12 aprile 2021) che la Giunta regionale:

“per garantire la realizzazione della pianificazione di medio-lungo periodo del vigente Piano Regionale di gestione dei rifiuti ha attivato i poteri sostitutivi con la nomina di commissari ad acta:

  1. a) nei confronti delle Comunità d’Ambito di Cosenza con il Decreto del Presidente della Regione n. 71 del 21 maggio 2020; il commissario ad acta con la determinazione n. 1 del 30 novembre 2020 ha individuato l’area dell’ATO Rifiuti Cosenza potenzialmente idonea per l’ubicazione dell’ecodistretto e della discarica di servizio.”

Sostanzialmente, la Regione con tale atto conferma le scelte fatte dal Commissario ad acta con la determinazione n.1 del 30 novembre, che si conclude con tali affermazioni:

“Sulla base dei criteri applicati, l’area individuata nell’Ambito Territoriale Ottimale di Cosenza risulta potenzialmente idonea e opportuna per l’ubicazione dell’impianto previsto nella pianificazione regionale vigente e per la discarica a servizio dello stesso… L’area nella rappresentazione cartografica dell’applicativo GIS georeferenziato secondo il sistema UTM WGS84, risulta ubicata nel Comune di Grimaldi, immediatamente prossima allo svincolo dell’autostrada A2 denominato “Altilia-Grimaldi”, Foglio 568072 del Quadro di Unione della CTR.”

Di tali incredibili scelte, di tutte queste assai censurabili iniziative della pubblica amministrazione, noi cittadini non siamo stati preventivamente informati né coinvolti in alcun modo.

Da anni associazioni e comitati si sono sforzati di elaborare, con lo scopo di impedire lo scempio del territorio, proposte alternative per un corretto smaltimento dei rifiuti che tenesse in considerazione innanzitutto gli interessi dei cittadini e delle comunità calabresi.

In realtà, dicono le associazioni che seguono queste vicende:

  • “…in Calabria, si tiene puntualmente conto degli interessi, leciti e non leciti, di pochi a danno di tutti gli altri.
  • La quota di umido, in particolare, da noi il 40% del totale, va trasformata in compost per l’agricoltura, mantenendo ambiti ristretti con piccoli impianti di compostaggio aerobico, senza assurde “cattedrali di monnezza” che con la Digestione Anaerobica creano più problemi – di salute, ambientali e climatici…
  • Ma è tutta l’assurda politica dei megaimpianti e inceneritori che va abbandonata e sostituita con lo smaltimento di prossimità.
  • Gli impianti di cui c’è maggiore necessità sono quelli che chiudono il ciclo, né bruciando né buttando in discarica, ma recuperando e riutilizzando le materie prime seconde della raccolta differenziata spinta. Perché da oltre 20 anni questa strada, tanto non è mai stata percorsa? Perché anche i Piani Regionali di Smaltimento dei Rifiuti Urbani continuano a far finta di niente?
  • Forse perché, con questa situazione che si trascina da tanto tempo, sempre uguale a se stessa, i vantaggi, economici e non solo, sarebbero tutti dei cittadini e chi per decenni si è arricchito – di soldi, voti e intrallazzi vari – starebbe all’asciutto. E’ davvero ora di dire basta!”

Per siffatti fondati e validi motivi, che facciamo nostri, riteniamo del tutto censurabile la posizione del presidente dell’ATO di Cosenza, quasi da piazzista di mega-impianti, che fa balenare dei vantaggi economici e dei benefit per i comuni che accettano questo “Ecodistretto”, poiché non possiamo né vogliamo vendere la nostra salute e la salubrità dell’ambiente e del territorio del Savuto in cambio di mirabolanti benefici. Così come riteniamo censurabile la mancanza di una forte ed immediata contrarietà da parte degli Amministratori locali.

A noi tocca organizzarci dal basso, informarci, allertare i nostri concittadini e pretendere non solo che non si costruiscano questi impianti, e questo di Grimaldi in particolare, ma che sia attuata una corretta ed attenta gestione pubblica dei rifiuti, con scelte ed azioni partecipate, condivise e discusse con le popolazioni locali e finalizzate al risparmio di risorse ed alla tutela dell’ambiente e del territorio.

Il Savuto è nostro e noi dobbiamo lasciarlo alle nuove generazioni meglio di come l’abbiamo trovato.

Franco Iachetta, Francesca Rose, Pietro Paolo Anselmo, Rosario Pedretti, Luigi Orlando,  Francesco Saccomanno, Pietro Guerriero, Rosa Maria (Rosella) Vecchio, Francesco Paolo Saccomanno