Scalea. “Dammi i soldi o racconto tutto”, estorsione al prof a sfondo sessuale: condannata

Catanzaro: il palazzo della Corte d'appello e procura

Due anni di reclusione e 500 euro di multa per una donna di Scalea ritenuta responsabile di un’estorsione a sfondo sessuale nei confronti di un professore in pensione di Diamante.

I giudici della Corte d’Appello di Catanzaro hanno, infatti, rideterminato la condanna nei confronti dell’imputata a seguito del concordato tra le parti, previo riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche, prevalenti sulla contestata aggravante. È stata, inoltre, revocata la pena dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici per la durata di cinque anni. L’accusa iniziale era di estorsione aggravata a sfondo sessuale. Nel processo di primo grado, che si è svolto con rito abbreviato, alla donna erano stati inflitti tre anni e quattro mesi di carcere.

A seguito delle indagini, svolte dai carabinieri di Scalea, l’indaga venne accusata anche di concorso in estorsione aggravata perché con una persona non identificata avrebbe minacciato l’insegnante di 82 anni, in pensione, con il quale aveva avuto rapporti sessuali, di divulgare la notizia se non avesse consegnato mille euro subito e altri duemila nei mesi estivi.

L’uomo aveva però denunciato il tutto e i carabinieri organizzato una trappola. Così nel corso della tappa a Diamante del Giro d’Italia la donna era stata arrestata dopo aver ricevuto la somma di denaro vicino un distributore di benzina di Scalea.