Serie B, Dionigi al CorSport: “Cosenza mina vagante”

di Ferdinando Vicini

Fonte: Corriere dello Sport

SARNANO – Lo guardi e sembra uno del gruppo. In piena forma, atletico, tonico, assertivo. Davide Dionigi ha appena iniziato la sua avventura al timone del Cosenza ma non ha perso tempo. In ritiro sul campo è già un martello. Poi ci parli e scopri una persona aperta ed empatica, che trasmette tutto il suo entusiasmo.

Dionigi, terza esperienza alla guida di un club calabrese, dopo Reggina e Catanzaro: che cosa l’ha portata a Cosenza?
“Non conoscevo il direttore Roberto Gemmi. Dopo la sua chiamata credo che sia stato determinante il colloquio che abbiamo avuto. Siamo entrati in sintonia prima sotto l’aspetto umano, poi abbiamo riscontrato una piena condivisione circa le motivazioni e il progetto tattico”.

Il ritiro è iniziato ma l’organico è ancora da completare e plasmare.
“Il ds sta lavorando, abbiamo le idee chiare. Pensiamo di costruire la squadra con un telaio di 4 o 5 giocatori esperti e intorno giovani di prospettiva ed elementi che sinora non hanno ancora espresso le proprie potenzialità”.

Fra un mese è già campionato.
“Rispetto ad alcune squadre come il Brescia che ha già la rosa al completo siamo un po’ indietro. Il Cosenza ha avuto molti prestiti in entrata e in uscita, ma confido nel lavoro del ds”.

Si preannuncia una serie B “grandi firme” con l’arrivo di piazze come Genoa, Bari, Cagliari, Palermo. Qual è il ruolo del Cosenza quest’anno?
“Senza voler creare illusioni, noi dobbiamo puntare ad alzare l’asticella rispetto al potenziale che ci viene accreditato. Andare oltre. Diventare la mina vagante di un campionato nel quale almeno la metà delle squadre puntano alla promozione”.

Per essere chiari, obiettivo salvezza?
“Il direttore sportivo Roberto Gemmi ha detto che l’obiettivo sarà di stupire. Sono d’accordo. E traduco così: dobbiamo migliorare la classifica e far divertire i nostri tifosi”.

Come giocherà il suo Cosenza?
“L’idea di base è costruire un blocco difensivo solido e davanti i tre attaccanti, ma dovremo essere fluidi, capaci di interpretare diversi assetti tattici”.

Che cosa chiede ai suoi calciatori?
“Un’applicazione maniacale e la completa dedizione alla squadra. Le motivazioni fanno la differenza. Sempre”.

Che campionato sarà?
“Tante squadre con propositi ambiziosi, piazze importanti. Poi il campo farà selezione, come sempre. Da una parte ci sarà chi sorprende, dall’altra chi delude. Noi dobbiamo essere fra i primi”.