Cosenza, Comune fallito. Per Franz la colpa non è di Occhiuto ma dei cosentini evasori

Lo avevamo annunciato: cari cosentini preparatevi alla stangata. E non ci voleva l’Oracolo per capire che a rimpinguare le vuote casse comunali sarebbe toccato ai cittadini. Alla faccia di chi diceva che il dissesto comunale non avrebbe pesato sulla quotidianità economica dei cosentini, che a dire della giunta Nicola Adamo, travestito da Franz Caruso, sono i maggiori responsabili del dissesto finanziario che ha travolto il Comune, perché quasi l’80% dei cosentini non pagano i tributi comunali.

Infatti, ad addossare la colpa del fallimento finanziario del Comune ai cosentini evasori, il consiglio comunale riunitosi ieri in occasione dell’approvazione – 18 voti a favore e 6 astenuti – del rendiconto di gestione ed il conto di bilancio, stato patrimoniale e conto economico per l’esercizio finanziario 2021. A sostenere l’accusa l’assessore al bilancio Francesco Giordano che tra le righe del suo incomprensibile discorso in tecnicese, fatto apposta per ‘mbrusare i cittadini, dice: “Occhiuto ha sbagliato ad avvalersi di anticipazioni di cassa, che nel solo biennio 2019/2020 hanno prodotto un deficit di oltre 30 milioni di euro“, per lo più utilizzati per pagare gli amici degli amici destinatari di determine dirigenziali (somma urgenza e cottimo fiduciario) per lavori inesistenti. Anticipazioni chieste e ottenute sulle presunte entrate tributarie messe a bilancio dalla giunta Occhiuto (i famosi bilanci farlocchi, regolari solo per la procura cosentina), e mai confluite realmente nelle casse comunali. Come dire: cara tesoreria comunale, siccome dobbiamo incamerare i soldi dei tributi anticipa tu i pagamenti agli amici degli amici che hanno tanto bisogno che appena arrivano i soldi te li restituisco. Soldi che per colpa degli evasori cosentini, come dicono Franz e Giordano, non sono mai arrivati. Ed è per questo che il Comune è fallito. E la colpa, secondo Giordano, è tutta degli evasori cosentini, non certo del povero Occhiuto che non poteva sapere, quando faceva debiti a morire, che i cosentini non avrebbero assolto al loro dovere civico.

Più che una operazione.verità sul disastro economico creato da Occhiuto, quella messa in atto da Nicola Adamo, il vero sindaco della città (da sempre socio in affari loschi di Occhiuto), ci pare la classica operazione “ammuccia e camuffa”. Da qui l’appello rivolto ai cosentini evasori dal finto sindaco Franz: “La rinascita (leggi il saldo dei debiti) di Cosenza si giocherà sul fronte delle entrate (leggi pagamento dei tributi comunali)”. E Giordano ribadisce come l’amministrazione comunale procederà: “recupereremo le morosità, l’evasione e l’elusione attraverso ogni possibile strumento di escussione del debitore”. Che tradotto significa: cari cosentini preparatevi ad aprire “a borsella” perché chi non paga riceverà il “fermo amministrativo” dei propri beni. Amen.