Serie C, domani la decisione sullo sciopero. E Gravina minaccia tanti 0-3 a tavolino

Gravina e Tommasi

La prima giornata del campionato di Serie C, come ormai tutti sanno, potrebbe clamorosamente saltare. Il motivo è lo stato di agitazione confermato proprio poche ore fa dall’Associazione Italiana Calciatori (AIC), protagonista di uno scontro con la Lega di Serie C guidata dal presidente Gabriele Gravina.

Nelle scorse settimane l’allarme sciopero sembrava essere rientrato e invece negli ultimi giorni la tensione si è nuovamente acuita e potrebbe portare alla definitiva rottura: i motivi del disaccordo tra le due parti sono diversi ma quello principale riguarda il numero degli over (calciatori nati prima del 1995) che è possibile inserire in rosa.

Il presidente del sindacato dei calciatori AIC Damiano Tommasi a nome degli iscritti contesta fortemente la modifica decisa dalla Lega: da quest’anno infatti, a differenza che nella passata stagione, non sarà più possibile inserire in squadra 16 over ma soltanto 14. La posizione dell’AIC su questo punto è ferma: viene chiesto alla Lega di spalmare la riforma nell’arco dei prossimi anni, ma il presidente Gravina sembra essere altrettanto inamovibile. Il cambiamento repentino della norma sarebbe la causa diretta, secondo l’AIC, della “disoccupazione” di numerosi calciatori professionisti che militavano in serie C e che ora si troverebbero (o si trovano già) senza squadra a causa del limite numerico imposto per favorire la crescita sportiva dei calciatori più giovani.

Il sindacato avrebbe rifiutato anche l’offerta di 500mila euro da parte della FIGC per scongiurare lo sciopero.
Un altro motivo di contestazione, su cui però pare possibile trovare un punto di incontro, riguarda gli stipendi, con il limite per i pagamenti inizialmente fissato per giugno e poi spostato a settembre.

L’Assocalciatori avrebbe dovuto decidere lunedì se scioperare o meno, ma il tweet apparso sul profilo ufficiale non ha fatto altro che rimandare ancora la conclusione della vicenda. L’AIC ha confermato lo stato di agitazione e ha comunicato di voler attendere l’Assemblea delle società di Lega Pro prevista per domani, giovedì 24 agosto prima di fare la scelta definitiva.

Gravina, dal canto suo, ha così risposto: “Mi auguro che giovedì (domani per chi legge, ndr) prevalga il buon senso. Tommasi non può fare la voce grossa con noi, non può mettere a repentaglio la credibilità della mia Lega, costruita in questi anni. E non può offendere la dignità dei miei presidenti di società. Ho dovuto già rinviare Olbia-Pisa per oggettivi problemi di natura organizzativa, non posso certo far perdere soldi ai club. Se deciderà di scioperare si andrà al massacro, con tanti 0-3 a tavolino“.

Le possibilità che la prima giornata salti sono quindi molto alte ma per sapere come andrà a finire bisognerà attendere ancora qualche ora. La decisione arriverà a circa 48 ore dal calcio d’inizio e la situazione creerà non pochi problemi sia alle squadre impegnate in trasferta, che probabilmente saranno costrette a pagare le penali per le prenotazioni negli alberghi eventualmente disertati, sia per i tifosi che vogliono seguire la propria squadra lontano da casa e che non potranno organizzarsi fino a una manciata di ore prima del calcio d’inizio.

Se l’inizio del campionato dovesse slittare, si partirebbe probabilmente direttamente dalla seconda giornata prevista per sabato 2 settembre, con il primo turno rinviato a data da destinarsi.