Sibari-Crati. Mimmo Bilotta, il suo incredibile giro di soldi, la lista per il cazzaro e la “copertura” del Gattopardo

Bilotta a San Siro con i suoi compagni di merende

Per capire meglio come funziona la “giustizia” a Cosenza, la vicenda del sequestro di beni ai due ex commissari liquidatori del Consorzio di bonifica Sibari-Crati è davvero perfetta per arrivare a comprendere certi meccanismi. Che Mimmo Bilotta, in particolare, sia un colletto bianco truffaldino, lo sanno tutti da almeno 6 anni ovvero dalla primavera dell’anno del Signore 2016, quello nel quale Mario Occhiuto detto il cazzaro vince per la seconda volta le elezioni a Cosenza. Bene, già allora Bilotta era chiacchieratissimo e aveva già fatto il “fosso”, ovviamente con la complicità del porto delle nebbie di Cosenza, dove si era appena insediato il Gattopardo, al secolo Mario Spagnuolo. Ma ecco l’articolo risalente ala primavera del 2016 che svela come la verità era già largamente conosciuta da tutti e quindi anche dal Gattopardo, che per ben oltre SEI ANNI HA BEATAMENTE FATTO FINTA DI NIENTE, salvo poi – ieri mattina – accorgersi improvvisamente che c’era da sequestrargli i beni… 

Un milione 600mila euro lordi in 4 anni è uno stipendio da giocatore di quella Inter di cui è tifoso e che va spesso a vedere a San Siro insieme ai suoi storici compagni di merende: Attilio Sabato, “fratello” della cricca di Mario Occhiuto il cazzaro e Marcello Manna Mazzetta e Filippo Veltri, amico degli amici e comunista (col culo degli altri).  

Perché Mimmo Bilotta, appena cacciato da commissario del Consorzio di bonifica Sibari-Crati perché si era “liquidato” tutti quei soldi (ed è stato sputtanato anche da Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera),  ha prodotto anche trecentomila euro di rimborso spese in 4 anni.  Con molti viaggi fatti a Milano.
Uno così, dovrebbe mettersi una “maschera”, si dice a Cosenza, e invece ancora parla, pontifica e addirittura fa politica.
Con Corrado Passera, nel centrodestra. Italia Unica…
220 mila euro netti l’anno più 75 mila euro annui di rimborso spese (tutti i soldi che ha rubato), è più o meno lo stipendio del Capo dello Stato.
Tutto questo per fare cosa?  Transazioni e conciliazioni illegittime su cui Carmelo Salvino, dirigente regionale dell’agricoltura, dovrebbe fare luce.
Sembra che abbia anche favorito un uomo de iGreco. Tanto per cambiare…
La Regione ha chiesto i soldi indietro a Mimmo Bilotta detto il passerotto ma li troverà?  
Bilotta continua impunemente a fare televisione da Attilio Sabato e non risparmia critiche alla politica e alla spesa pubblica.  Lui, amico dei Trematerra, una delle famiglie più discutibili della vita politica calabrese.
Cosa è successo al Consorzio di bonifica?  Chi ha autorizzato quello stipendio vergognoso?  Dove sono finiti quei soldi?  300 mila euro di rimborso spese quanti soldi sono?
La Procura della Repubblica tace.  Come al solito.  E Bilotta è addirittura in campo, attraverso il fratello Pierpaolo, in una delle liste di Mario Occhiuto.

Pierpaolo Bilotta è anche il coordinatore della provincia di Cosenza per Italia Unica, ed ancora in carica (dal partito arriva solo un silenzio assordante) nonostante il partito professi il rinnovamento e la trasparenza.
Pare che mercoledì 01 Giugno, il coordinatore nazionale di Italia Unica, Sig. Lelio Alfonso, si recherà appunto a Cosenza per sostenere la candidatura di Occhiuto a sindaco e di Pierpaolo Bilotta a consigliere comunale.

Della serie: Dio li fa e poi li accoppia… Oppure, visti i soldi che girano, tu chiamale se vuoi candidature di scambio.