“Six Towns”: l’estorsione dei sangiovannesi al night club “Luna Rossa”

L’ESTORSIONE AL NIGHT CLUB LUNA ROSSA

Continuiamo ad esaminare gli atti dell’inchiesta “Six Towns” della DDA di Catanzaro, che ha messo in luce con estrema chiarezza quanto la ‘ndrangheta crotonese fosse infiltrata nel territorio di San Giovanni in Fiore, un tempo “isola felice”.

E ci sono ancora elementi della ‘ndrina dei sangiovannesi come Giovanni Spina Iaconis e Salvatore De Marco nell’estorsione al night club Luna Rossa di Cerenzia, a due passi da San Giovanni in Fiore.

SPINA IACONIS Giovanni, DE MARCO Salvatore e URSO William sono accusati in quanto, in concorso morale e materiale fra loro, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, con minaccia implicita avvalendosi della forza d’intimidazione promanante dal vincolo associativo al sodalizio mafioso loro ascrivibile, ponevano in essere atti idonei, consistiti anche in una serie di danneggiamenti ed avvertimenti, diretti tutti in modo non equivoco a costringere PIGNANELLI Filippo Pietro, amministratore unico del club denominato “Luna Rossa” sito in Cerenzia (KR), ad assumere personale preposto al servizio di security e/o a corrispondere qualche utilità al fine di poter continuare a svolgere con tranquillità la propria attività commerciale, e ciò al fine di procurarsi un ingiusto profitto consistente nella percezione del corrispettivo per il servizio “di protezione” fornito.

URSO William è accusato di essere il materiale esecutore dei danneggiamenti (in specie rottura della porta del locale) e materiale intermediario della richiesta estorsiva;

DE MARCO Salvatore e SPINA IACONIS Giovanni sono accusati quali istigatori della condotta con il compito di intrattenere i successivi contatti con la vittima. Evento non verificatosi per la ferma opposizione della persona offesa.

Le argomentazioni del P.M.

La gravità indiziaria inerente il presente capo di incolpazione discende principalmente dagli esiti captativi di cui all’informativa dello SCO di Catanzaro acquisita al procedimento.

de-marco-salvatore In ordine a tali risultanze investigative, si dimostra come, nel mese di luglio del 2013, l’attività di captazione consentiva di riscontrare una serie di contatti intercorrenti tra l’affiliato DE MARCO Salvatore (nella foto) ed URSO William, azionista demandato alla conduzione di danneggiamenti nei confronti di operatori economici ai quali il gruppo dei Sangiovannesi (‘ndrina afferente il più ampio locale di Belvedere Spinello per come più volte detto) voleva imporre il servizio di security.

In data 28 luglio 2013 infatti, venivano registrate una serie di conversazioni telefoniche la cui analisi evidenziava come URSO William, su direttive impartitegli dallo SPINA IACONIS Giovanni, per il tramite del DE MARCO Salvatore, avesse condotto una serie di danneggiamenti nei confronti del locale denominato “Luna Rossa” sito nel comune di Cerenzia.

Si tratta di un night club gestito da un giovane di San Giovanni in Fiore, identificato in PIGNANELLI Filippo Pietro, nato a Cosenza il 13/01/1982. Il fine – del tutto evidente dal contenuto delle captazioni, in uno con il complesso delle investigazioni che colpiscono le attività illecite dei sodali – risultava essere quello di intimidire il gestore del locale al fine di ottenere una qualche utilità.

Gli esiti captativi

Il complesso delle intercettazioni dimostra in prima battuta come URSO William si fosse recato presso il locale gestito dal PIGNANELLI con un mandato ben preciso, ossia per espressa trascrizione della conversazione avuta dall’indagato con l’altro sodale DE MARCO di fare “quello che devi fare”.

machinanteAnzi, sempre nella medesima conversazione, si chiariva ancor di più come il mandato ricevuto dall’URSO fosse proveniente da altro soggetto che, per come si dimostrerà di qui a breve, deve indentificarsi in uno dei referenti criminale di San Giovanni in Fiore, ossia SPINA IACONIS Giovanni, inteso Machinante, il quale aveva dato carta bianca al suo sodale URSO William e che, proprio in ragione di ciò, non aveva motivo di preoccuparsi di nulla. (SALVATORE: quello ti ha dato.. carta bianca.. puoi fare quello che vuoi. (si accavallano)– WILLIAM: a me basta quello che mi ha detto lui quello che devo fare…–\\)

Come detto, in ordine alla vicenda appena narrata, veniva disposta l’escussione del PIGNANELLI Filippo Pietro che, nella circostanza, veniva effettuata presso gli uffici della Squadra Mobile di Catanzaro.

Preliminarmente appare necessario evidenziare come le dichiarazioni rese dal PIGNANELLI non sono state perfettamente corrispondenti agli esiti investigativi acquisiti nell’ambito dell’attività di indagine. In particolare il PIGNANELLI ammetteva parzialmente l’episodio, minimizzandolo oltre misura e limitandosi a confermare la circostanza relativa al danneggiamento subito da parte di URSO William, inteso l’Americano, benché emergano delle discrasie in ordine all’ammontare del danno subito ed alla fasi immediatamente successive che vedevano il coinvolgimento di altri soggetti appartenenti al gruppo dei Sangiovannesi.