Speranza ci ignora, i parlamentari si accontentano e i calabresi muoiono

SPERANZA CI IGNORA, I PARLAMENTARI SI ACCONTENTANO E I CALABRESI MUOIONO

L’emergenza Covid, in Calabria e in particolar modo nella provincia di Cosenza, si fa sempre più drammatica, sono decine i nostri conterranei che stanno perdendo la vita e il sistema sanitario è sempre più in crisi. Le strutture sanitarie sono al collasso e nessuna misura efficace è stata assunta da Regione e Governo.
Costretti dalle mobilitazioni cosentine, i parlamentari di maggioranza calabresi hanno interpellato, lo scorso venerdì, il Ministro Speranza per richiedere soluzioni quanto meno urgenti per evitare altre tragedie.

Oggi apprendiamo che dall’incontro, tenutosi ieri, non è emersa nessuna misura concreta e immediata per garantire il diritto alla salute ai calabresi.
Dal Ministero arrivano esclusivamente tiepide promesse, come lo sblocco dei 60 milioni previsti dal Decreto Calabria per il 2021, ma nessun impegno concreto sulla riapertura delle strutture dismesse né sul piano di assunzioni straordinario. Il Ministro Speranza ha preso tempo e per il momento non ha l’interesse a programmare una visita in Calabria per impegnarsi personalmente a determinare il cambio di rotta di cui abbiamo bisogno.
La deputazione calabrese, fingendosi soddisfatta delle parole del Ministro, conferma di preferire gli interessi di partito e gli equilibri nella maggioranza rispetto al bene della nostra terra.

Questo è inaccettabile, specialmente quando l’immobilismo proviene da un Ministero che ci ha prima propinato il Generale Cotticelli e poi lo ha rimpiazzato con l’attuale Commissario Longo, un Ministero che continua a confermare il debito sanitario senza affrontare il mancato rispetto dei livelli essenziali di assistenza, ignorando i disservizi, i disagi e le sistematiche negazioni del diritto alla salute.
Non c’è spazio per le mezze misure e per i silenzi diplomatici, a questo punto c’è chi sta dalla parte dei calabresi e chi invece sceglie deliberatamente di ignorarli.

Dal presidio dell’ASP di Cosenza, 22/04/2021

Calabresi in mobilitazione per la sanità pubblica