Tangentopoli, quella strana sicurezza di Enzo Paolini

Qualcosa inizia ad intorbidirsi. Si potrebbe dire: più torbido di adesso? Certo, perché al torbido non c’è mai fine. E’ come il “peggio”. Perché la mamma degli inquinatori è sempre incinta.

La fase politica che si è aperta in questi giorni a Cosenza è molto delicata. Principalmente per il PD. Che non ha saputo sfruttare, per inefficienza e incapacità politica, il vantaggio del tempo che aveva a disposizione sui suoi avversari, e che ora sconta il tira a campare con un’accelerazione degli eventi che non lascia spazi ad errori o ripensamenti.

guglielmelli grego

Quello che si dice deve corrispondere ai fatti, da oggi in poi, ne va dell’immagine già disastrata del Partito Democratico. Il nodo più grosso da sciogliere resta quello delle primarie. Già annunciate dal segretario Guglielmelli. La scadenza per la presentazione dei candidati è fissata per domenica 21 febbraio. E per meglio chiarire il tutto, lo stesso segretario, ha convocato per venerdì 12 un incontro presso la federazione proprio per “ratificare” l’evento. Incontro, che, ovviamente, non sarà risolutorio. Perché ancora ammantato dalla “necessità” di produrre tutto il materiale “cartaceo” propedeutico allo svolgimento legale delle primarie. Discuteranno di carte.

Un altro pretesto per non prendere una definitiva posizione su queste buffonate delle primarie. Perché il problema che ha il PD è che non ha candidati da proporre per questa sfida. E poi, come sappiamo, il tutto è legato agli eventi che anch’essi oramai annunciano: l’intervento della magistratura. Intervento, quello della magistratura, dal quale il PD, allo stato, non può prescindere per via della presenza di alcuni soggetti alle primarie che hanno dichiarato di voler concorrere alla sfida, e che potrebbero esserne interessati.

Adolfo Foggetti
Adolfo Foggetti

Tra questi di sicuro Paolini. Chiamato pesantemente in causa dal pentito Foggetti, per una vicenda di compravendita di voti. Cosa che Paolini rispedisce al mittente. Sostenendo che tali affermazioni devono essere provate. Non bastano le parole di un delinquente a distruggere la carriera e l’onestà di un galantuomo, dicono molti dei suoi sostenitori. Ed è proprio per la forte determinazione di Enzo, e del suo dirsi estraneo ad ogni intrallazzo, che il Pd non sa che pesci pigliare: candidarlo o non candidarlo?

E se poi esce che c’è dentro fino al collo anche lui, come la mettiamo? Si chiedono in molti del PD. Perché se non fosse per questa incognita di non poco conto, Paolini sarebbe, con un Occhiuto in galera, il candidato ideale dell’allegra brigata che si è formata attorno alla sfiducia del sindaco. L’uomo giusto che sa dare ai cinghiali quel che è dei cinghiali.

Non come Presta che potrebbe prendersi i voti e poi non restituire il favore.

cinghiale gay

Pare che Tonino il cinghiale si sia già detto disponibile ad appoggiare Paolini se dovesse risultare fuori da questa vicenda, visto che la sua nomina è frutto di un accordo di governo (tra Alfano e Renzi), e non su Cosenza, dove dice di avere le mani libere e che non deve niente a nessuno e men che meno a Renzi.

ennio

A lui si accoderebbe Morrone e a seguire di sicuro Guccione, che non ha altre possibilità, visto che dice da tempo di sostenere Paolini. Anch’essi preferiscono Paolini. Con Enzo si può parlare e concludere. Ma come fare per essere sicuri che una volta candidato, non esce fuori un bell’avviso di garanzia o qualcosa di peggio?

Ed è qui che le acque iniziano ad intorbidirsi. Si narra che Enzo abbia mosso tutti i suoi contatti romani, e non solo, al fine di produrre “informazioni” utili e rassicuranti per gli alleati. Gli spifferi riferiscono che in diversi incontri scusagni Enzo abbia detto chiaro e tondo che lui non sarà tra gli avvisati in questa inchiesta della DDA sul voto di scambio a Cosenza. Glielo hanno garantito. Potete stare tranquilli ha detto Enzo agli alleati. Io non sarò neanche sfiorato da questa inchiesta.

Ma come fa Paolini ad essere sicuro di questo? Visto che al pari suo altri sono stati già avvisati, vedi Orlandino Greco. Chi gli ha potuto spifferare una cosa così “segreta”? Cosa che ovviamente accade solo da noi: se da un lato c’è chi dice che a breve saranno arrestati Greco e Principe, dall’altro c’è chi si dice sicuro che Paolini non sarà coinvolto. Chissà se la fonte è la stessa per entrambi i casi. Tutto può essere possibile in Calabria. Dove non basta secretare gli atti per non farli circolare.

C’è sempre un amico sui cui contare che può, guarda caso, trovarsi al momento giusto e al posto giusto per sentire e riferire quello che vuoi sapere. Tutto dipende ovviamente dal potere contrattuale che si porta in dote. Ed Enzo pare ne abbia parecchio. Parla con voce decisa Enzo: fidatevi, sono sicuro di quello che dico.

Ed è così che, alla luce di questa determinazione e sicurezza di Enzo, abbiamo voluto vederci chiaro, cercando di risalire a chi ha potuto dirgli una cosa del genere dandola per certa. E cammina che ti cammina siamo giunti ad una conclusione. La strada che abbiamo seguito porta in una unica direzione che vi racconteremo domani. Con tanto di nomi e cognomi

1 – Continua

GdD