Terme Luigiane, l’ennesimo flop del parassita e il “mercato” dei posti di lavoro

Ormai siamo a più di metà luglio ed è evidente a tutti che sulle Terme Luigiane Robertino il parassita si sta preparando a fare la sua ennesima figura di cacca o se preferite l’ennesima figura di fioritura algale (come direbbe Orsomarcio). Per chi non avesse seguito le quattro puntate precedenti, nelle quali abbiamo sputtanato con dovizia di particolari la grande truffa messa su da Robertino, Orsomarcio e Gianluchino, ricordo che il nostro caro presidente ha ben pensato di: 

  • Non rispettare una sentenza del Tar Calabria che imponeva la restituzione dei beni (compresa l’acqua termale) alla Sateca per far riaprire le Terme, apertura che sarebbe già avvenuta almeno da maggio a costo zero per i calabresi e invece siamo quasi a fine luglio e ancora di riapertura non se ne parla. 
  • Decidere di spendere milioni di euro (nostri) per acquistare una realtà che funzionava benissimo, solo per scopi personali, fottendosene del fatto che i soldi dei calabresi dovrebbero essere destinati ad ospedali, scuole e sociale e non allo shopping di chi sta semplicemente organizzando (sacal, sorical…) un capillare controllo di migliaia di posti di lavoro e di conseguenza di migliaia di voti. 
  • Minacciare e ricattare chiunque si sia minimamente posto ad ostacolo dei suoi programmi. Il suo motto in questa vicenda è stato ““o vendete o fallite perché io me ne fotto del TAR e non vi do l’acqua che è mia, dovete vendere a me e al prezzo che dico io”. 
  • Fregarsene dei lavoratori visto che se tutto fosse andato come indicato dal TAR a quest’ora già in 250 lavorerebbero da mesi, purtroppo come già spiegato a Robertino non interessa il lavoro ma solo promettere il lavoro (antico e collaudato sistema per controllare i territori).

Da notizie che circolano a Guardiappesa il lecchino Iacobini, posto a capo della task force per la riapertura delle Terme, è sempre più in difficoltà. Ogni giorno problemi su problemi e il povero parassita, abituato alla tranquillità degli incarichi che Gianluchino Gallo gli procura costantemente (naturalmente a spese dei caggi) non sa più da che parte girarsi.

Ormai la promessa riapertura totale delle Terme sembra ridimensionarsi giorno dopo giorno e sembra che alla fine saranno disponibili per gli utenti solo qualche postazione di inalazioni ed aerosol e poco di più (naturalmente, a meno di clamorosi imbrogli e false attestazioni, dei famosi fanghi delle Terme Luigiane non se ne parlerà prima di un altro anno). Ad oggi non si riesce neanche ad avere una data di apertura dello stabilimento termale e tantomeno degli alberghi, l’unica cosa certa è che Robertino sarà presente per l’inaugurazione farlocca con tutto lo stuolo di lecchini al seguito, tutti i giornali e tv parleranno del grande risultato e nessuno evidenzierà che in realtà nella migliore delle possibilità aprirà il 20% delle cure disponibili negli anni scorsi e l’occupazione non supererà le 50 unità ovvero circa un quinto di quella precedente con costi per i calabresi pazzeschi (e noi paghiamo!!).

Robertino vive di immagine (anzi di video) e deve costantemente raccontare favolette ai calabresi. Da quando ha acquistato la Sacal, raccontando che tutto sarebbe stato perfetto, all’aeroporto di Lamezia regna il caos con lamentele da tutte le parti e attese di ore chiusi negli hangar arroventati delle partenze con anziani seduti per terra e bambini che implorano per avere un po’ d’acqua… proprio una Calabria Meravigliosa.

A Robertino purtroppo (per lui ma soprattutto per noi) le cose non stanno andando affatto bene ma lui continua a prendere per il culo i calabresi con i suoi ridicoli video inventandosene una al minuto. L’esempio più lampante di questo fallimento è rappresentato dalla qualità del nostro mare, infatti dopo un inverno passato a non fare nulla (se non a regalare milioni per incarichi ad amichetti suoi), trovandosi di fronte ad un mare mai così schifoso ha ben pensato (e si è svegliato a metà luglio) di inventarsi la favoletta dei controlli con i droni e gli elicotteri.

Tutti noi sappiamo che molti depuratori non funzionano e la riprova è che la cacca arriva sempre agli stessi orari, ma lui non sapendo come affrontare il problema si inventa la favoletta da propinare ai calabresi dei controlli aerei e non occorre essere “scienziati” per capire che non serviranno a nulla (magari due o tre scoperte di scarichi abusivi “organizzate” ci saranno ma niente di più) se non a spendere ancora soldi senza affrontare il problema.

Riassumendo, in inverno si danno incarichi agli amichetti, in estate si fanno volare droni ed elicotteri, nel frattempo Orsomarcio tappezza l’Italia di “Calabria Meravigliosa” e noi continuiamo a nuotare nella merda e a regale milioni e milioni agli amici degli amici.

Robertino ci sta dando ragione ogni giorno di più quando affermiamo che ormai è la fotocopia sputata di Tancredi, nipote del Gattopardo, e che il suo motto è “se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che cambi tutto”. Purtroppo per lui, sofferente della grave sindrome del disturbo narcisistico, non riesce a fare a meno di propinarci quei bei video rassicuranti (una volta che si riesce a capire quello che biascica…) e smielati dove con il suo sorrisetto da bravo ragazzo ci racconta di stare tranquilli che lui risolve tutto in questa sua veste di supermanager… E a questo proposito, molto presto vi racconteremo altre storie (inedite) che riguardano la sua scalata di parassita.

Intanto, “Radio Serva Regione” racconta che la lista dei dipendenti delle Terme Luigiane faccia sopra e sotto i dieci piani della sede regionale. Parte dal decimo, ufficio del grande capo, scende verso i piani intermedi dai vari assessori fino a giungere a qualche caposervizio ai piani bassi, ognuno la modifica e la integra e poi la lista riparte verso la presidenza che non accetta alcuna intromissione perché il capo è lui e cancella le modifiche…dopo poche ore la lista riparte e ricomincia il giro.

Una cosa è certa: sono più di uno i politicanti a Guardiappesa e nei paesi vicini legati a qualche big regionale che promettono assunzioni a destra e a manca. Calabresi, svegliamoci: non possiamo permettere che questi parassiti distruggano quello che di buono e funzionante c’è in questa regione, ma soprattutto non possiamo permettere che mentre lo fanno ci prendano anche per il culo raccontando che lo fanno per noi. Della serie: ci pisciano in testa e dicono che piove!

La storia delle Terme Luigiane è per molti aspetti emblematica di questo modo di fare pessima politica: ci si appropria con minacce e ricatti sull’acqua termale di un’azienda che funziona da 80 anni pur con tutti i suoi limiti, non si rispettano la legge e le sentenze della magistratura, non si tengono in considerazione i lavoratori e gli utenti e poi state certi che arriverà il video di Robertino dicendo che finalmente lui è riuscito a risolvere tutto… Chi risponderà delle decine di milioni di euro che ci costerà lo shopping occhiutano ogni anno e per l’eternità? Ce ne sarebbe abbastanza per l’intervento della Procura di Paola e della Corte dei Conti ma questa è un’altra storia…