di Saverio Di Giorno
Certo che a farsi sbertucciare da Occhiuto ce ne vuole. Per farsi mettere alla berlina da chi ha poca credibilità significa averne ancora a meno. E la credibilità si perde con le passerelle. Si è inventato questa storia del commissariamento a spese dei comuni “colpevoli” di abusivismo edilizio (Ma che significa? Che farà?). Da una parte diffida e commissaria a chiacchiere, dall’altra parte i suoi presenziano ed elargiscono. E i sindaci fanno passerelle. Sanità, giustizia, qualsiasi tema è buono per avere grandi nomi, incontri nevralgici, stringere amicizie. È questo gioco di equilibrismo ormai la politica sul territorio. Sarà forse il caldo che rende particolarmente suscettibili le persone, ma ultimamente certi palcoscenici “intellettuali” sono diventati insopportabili. Incontri estivi che dopo aver dispensato consigli vanno via come le cicale il resto dell’anno lasciando lotte e battaglie. Non si riesce a fare cernita dei posti dove andare e delle sedie accanto a cui sedersi. E sono poi costretti a dispensare sorrisi e stringere mani. C’è bisogno di divisioni nette.
Si prenda ad esempio il megaevento che ha visto protagonista Santo Gioffrè a Praia a cui hanno partecipato diversi sindaci (De Lorenzo – Praia, Iorio – Tortora, Defranco – Aieta, Perrotta – Scalea, Vetere – Santa Maria del Cedro). Gioffrè è uno che le denunce le ha fatte e le cose le ha dette. Era necessario far sedere alla stessa “super tavolata” anche l’ex dirigente Vincenzo Cesareo sul quale, a parte battaglie (buone), pesano le pagine della commissione di accesso all’ASP? Oppure Angela Riccetti al centro di cronache e polemiche a causa di ruoli e nomine? Almeno si sono evitati Magorno e Cascini.
Altra città, altro evento. Altra passerella. A Paola si parla di “giustizia giusta” (qualsiasi cosa voglia dire) e il presidente del consiglio comunale ci ha tenuto a sottolineare che è “orgoglioso di far parte di questo partito. Fratelli D’Italia c’è, e ha nella città di Paola un punto di riferimento importante regionale e nazionale”. Dispiace per i Paolani. Presenti il coordinatore Brutto, l’onorevole Orsomarso e il senatore Rapani. Fratelli d’Italia che parla di giustizia è come Dracula che parla dell’importanza di bere acqua e idratarsi. Le terrazze di Magorno a confronto sono quasi meglio.
Tutti comuni che hanno avuto il piacere di essere commissariati per abusi del 2020 e precedenti a cui non hanno saputo trovare una soluzione. Inattivi e inadempienti dice Occhiuto per quanto riguarda l’abusivismo. E loro si devono prendere pure la ramanzina perché poco possono replicare. Ma soprattutto di tenersi buono Occhiuto ce n’è bisogno. Perché, se da un lato abbaia (o raglia, fate voi…), dall’altro avere amici in comune è utile. Il sindaco di Praia, evidentemente grazie ai suoi ottimi contatti, porta oltre a tanti bei eventi, pure un disegno di legge per modificare la legge 8 aprile 1983, n. 113, in materia di cessione di territori del demanio marittimo al comune di Praia a Mare.
Trattasi di soldi da far entrare al Comune e a chi ne beneficerà di quelle aree: si spera tanti. Lo presentano i senatori Loris e Orsomarso (https://www.iacchite.blog/praia-scalea-diamante-e-bonifati-il-demanio-come-il-paese-dei-balocchi-di-saverio-di-giorno/). Nello stesso articolo ci eravamo occupati dell’altro comune commissariato: Scalea. È anche su questo il monito è chiaro: occorre essere più incisivi sui potentati economici e nei settori nevralgici: cemento, turismo e rifiuti. Spezzare autorizzazioni, permessi e circoletti.
Commissaria pure il sindaco di San Nicola Arcella, Madeo, che certo nuovo non si può dire, aiutante del fratello Mario Occhiuto anni fa per il decoro urbano a Cosenza, ma anche presidente dell’Amaco e con ruoli in varie commissioni regionali. Riusciranno entrambi a risolvere una volta per tutte la questione Grotta del Prete, ad esempio? Ultimamente, Madeo ci ha tenuto a ringraziare pure i consiglieri Pierluigi Caputo, Sabrina Mannarino, Katya Gentile, Pietro Santo Molinaro, Giuseppe Graziano per la proposta di legge in materia di tutela dell’Arcomagno che vedremo in cosa si tradurrà. Mancava solo Cosenza da commissariare dei 40 comuni o forse non ci sono abusi…
Certo, un presidente così potente e accentratore non si era mai visto. Con cinghie di trasmissione del potere che gli permettono contatti diretti con Roma e gli permettono di bastonare a parola sindaci che devono prenderle perché hanno bisogno. E se nessuno alza la voce evidenziando contraddizioni è anche perché la classe locale è poco credibile e forte.