Tirreno, la folgorante carriera di Angela Riccetti. Garantisce Palla Palla

Angela Riccetti, ex medico del 118, è salita ancora una volta alla ribalta delle cronache per essere stata nominata dall’Asp Direttore del Distretto sanitario del Tirreno in barba ad ogni legge e regolamento e mentre ancora è in carica Giuliana Bernaudo. Quanto basta per ricostruire la sua folgorante carriera.

La signora Riccetti, originaria di Verbicaro, inizia la sua folgorante carriera con l’avvento di Franco Lucio Petramala alla guida dell’ASP di Cosenza.

Nel 2008 viene utilizzata illegittimamente presso il pronto soccorso dell’ospedale di Praia e, addirittura, sine titulo, le viene conferito l’incarico di responsabile senza che per lo stesso pronto soccorso fosse previsto il posto di direttore. Come mai?

La Riccetti è notoriamente una figlia prediletta della CGIL che allora era governata da Mimmo Regina ed è la cugina dell’ex assessore provinciale Arturo Riccetti, da sempre intimo di Palla Palla. Questi i requisiti per fare carriera.

Negli anni ha continuamente goduto di privilegi e protezioni. Addirittura, pur essendo stata sottoposta a controlli, in seguito a dettagliate relazioni che dimostravano che la stessa, pur risultando falsamente in servizio, se ne stava per i fatti suoi, non veniva valutata dalla commissione disciplinare dell’ASP, che si dichiarava incompetente per vizio temporale.

I dipendenti sottoposti a procedimento disciplinare possono essere tutelati o da un avvocato o da un sindacalista. La Riccetti si faceva accompagnare dal responsabile cigiellino pro tempore della sanità calabrese Mimmo Regina.

Di conseguenze manco a parlarne: chi poteva prendere mai dei provvedimenti nei confronti di una eroina che si era distinta nelle campagne elettorali per l’elezione di se stessa a consigliere comunale di Scalea e per l’elezione a presidente della Provincia di Palla Palla?

Mario Oliverio
Mario Oliverio

Questi sono i requisiti per fare carriera! Questa è da sempre l’ASP di Cosenza.

La commissione di disciplina, negli anni, ha rappresentato sempre un battaglione di esecuzione nei confronti di chi ha cercato di non piegarsi al malaffare, tanto che a presiderla c’era addirittura un dipendente sanzionato dalla Corte dei Conti per danno all’immagine della stessa ASP  e costretto a pagare sanzioni anche pecuniarie…

Cioè, invece di prendere dei provvedimenti disciplinari nei confronti dello stesso, addirittura veniva nominato presidente della Commissione disciplinare dell’ASP!

Nè alcun provvedimento viene adottato per i diversi dipendenti condannati penalmente anche con sentenze passate in giudicato. E chi, come Silvia Cumino, segnala doverosamente tali fatti, viene fatta fuori.

Questo è un vero e proprio metodo mafioso che coinvolge tutte le amministrazioni dell’ASP di Cosenza.

La Riccetti in marcia
La Riccetti in marcia

Ma torniamo alla Riccetti. La stessa è rimasta assente per diverso tempo dal lavoro a causa di un intervento ortopedico, e di questo ci dispiace, ma riusciva a trovare le necessarie energie psico fisiche per partecipare a manifestazioni politiche, come giorno 21 ottobre 2017 a Reggio Calabria, in occasione della manifestazione contro la violenza sulle donne targata PD e Laura Boldrini.

In quell’occasione ha marciato tanto e si sarà tanto affaticata riportando complicazioni che l’avranno tenuta ancora lontana dal servizio per tanto tempo. Ma in tempo per farsi nominare Direttore del Distretto sanitario del Tirreno ara faccia di caggi cumu dicimu a Cusenza…