Togliamo la delega della Sanità alle Regioni: favoriscono i privati

Il commissario alla sanità e uno dei boss delle cliniche

di Amedeo Pingitore

Il neo presidente della Regione Calabria dice che risanerà il sistema sanitario regionale. Ebbene, ho una mia idea in tema di sanità: innanzitutto dovrebbero togliere la delega alle Regioni per consentire una programmazione e un’organizzazione a livello nazionale, perché è assurdo che ogni regione debba rimborsare un’altra per prestazioni erogate ad un qualsiasi cittadino italiano. Questa distorsione obbliga a spese PAZZE. Un esempio su tutti: la Calabria per evitare l’emigrazione sanitaria in Basilicata è costretta ad avere DUE ospedali cosiddetti di “frontiera”, altrimenti i cittadini residenti ai confini preferiscono fare qualche chilometro più su e non recarsi a centinai di chilometri dal luogo di residenza. Quindi con questa organizzazione si creano duplicati inutili e poco efficienti a pochi chilometri l’uno dall’altro.

Pensate che questo accade in tutte le regioni dello Stivale. Ecco l’inutile spreco. Inoltre, per avere una sanità di eccellenza, sia pubblica che privata, occorre che ci sia concorrenza: se la pubblica offre poco al privato basta poco per essere migliore. In ultimo: i privati si scelgono il loro specifico, per cui al pubblico tocca colmare il vuoto delle cose più costose, più rognose e più pericolose, esempi? Pronto soccorso, rianimazione, organizzazione territoriale. Insomma, per la sanità occorre rivedere tutto l’impianto nazionale altrimenti ci sarà sempre una disparità tra le regioni ricche e quelle povere. Vi invito a sottoscrivere la pagina che ho aperto, alla quale hanno aderito tantissimi cittadini italiani.
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