Trapani, politica e massoneria: arrestati i forzisti Lo Sciuto, Errante e Cascio

Giovanni Lo Sciuto

Nel Trapanese è in corso una vasta operazione dei carabinieri: sono state arrestate 27 persone, tra cui alcuni esponenti politici, come l’ex deputato regionale di Ncd e Forza Italia Giovanni Lo Sciuto, l’ex sindaco di Castelvetrano (il paese natale del boss latitante Matteo Messina Denaro), Felice Errante e l’ex Presidente dell’Assemblea regionale siciliana Francesco Cascio.
Avrebbero tutti fatto parte di una “associazione a delinquere segreta“. E’ stato “scoperto un vasto sistema corruttivo negli enti locali, quali il comune di Castelvetrano e l’Inps di Trapani“, spiegano gli inquirenti.
L’inchiesta è coordinata dal procuratore Alfredo Morvillo, dall’aggiunto Maurizio Agnello e dai sostituti Sara Morri, Andrea Tarondo e Francesca Urbani.
Altre 10 persone sono indagate a piede libero per numerosi reati contro la Pubblica Amministrazione, contro l’amministrazione della Giustizia nonché associazione a delinquere segreta.

Una loggia segreta della massoneria deviata capace di condizionare la politica e la burocrazia, dunque, della quale avrebbero fatto parte, a Castelvetrano, massoni, politici e professionisti. È un blitz che fa rumore quello dei carabinieri del Nucleo investigativo di Trapani. La mente dell’associazione a delinquere segreta sarebbe l’ex onorevole regionale di Forza Italia Giovanni Lo Sciuto. Ai domiciliari finiscono l’ex deputato di Forza Italia Francesco Cascio e l’ex sindaco di Castelvetrano, Felice Errante. L’inchiesta ruota attorno alla figura di Lo Sciuto, in passato indagato, ma arrivò un’archiviazione, per avere finanziato la latitanza di Matteo Messina Denaro. Era il 1998, poi la scalata politica con l’approdo alla Commissione parlamentare Antimafia. Le indagini recenti lo indicano come l’uomo chiave del sistema corruttivo che condizionava la vita politica di Castelvetrano e quella amministrativa all’Inps di Trapani, ma anche nomine politiche e finanziamenti regionali. Un filone dell’inchiesta arriva anche al ministero dell’Interno per alcuni episodi del passato legati a delle fughe di notizie.