Tropea. Pensabene: “Perché il sindaco-principe (abusivo) non è solidale con don Felice Palamara?”

“Il nostro don Felice Palamara, cittadino tropeano, esempio di carità Cristiana e di sacerdozio coraggioso, miracolato dal Beato Francesco Mottola, ha avuto la solidarietà del Principe Emanuele Filiberto di Savoia e non ha avuto nessun comunicato ufficiale da parte del principe abusivo, di un principato basato “sull’apparenza e sull’arroganza” di valori cristiani e di senso di comunità. In qualità di consigliera del Comune di Tropea, sollecito il consiglio comunale, le forze democratiche e le associazioni di Tropea, a sostenere, alla luce del sole, Don Felice Palamara, in questo momento difficile e di sofferenza”.

Consigliera del Comune di Tropea
Annunziata Pensabene

La consigliera Pensabene ha ragione da vendere. In tanti hanno notato che il sindaco di Tropea si rammarica della perdita di un noto imprenditore tropeano (Carlo Romano) e non ha speso due parole per il suo concittadino vittima di attentati… Si è prodigato persino il principe (lui almeno vero e non abusivo come Macrì…) Emanuele Filiberto di Savoia inviando una lettera di vicinanza ad un eccellente sacerdote, caritatevole ed umano, mentre il finto principe dell’abusivo principato di Tropea non ha dimostrato interesse o vicinanza al suo miracolato don Felice Palamara. Perché? Forse ha paura di toccare la feccia criminosa che opera nel sottobosco vibonese?