Una scorreggia vi seppellirà (di Giulio Bruno)

Una scorreggia vi seppellirà

di Giulio Bruno

All’alba del nuovo millennio, diciannove anni fa, nel congedarci dal cosiddetto “secolo breve” che tanto aveva rappresentato nella storia del genere umano, la vera aspettativa era data dal progresso tecnologico. Tutti, chi più chi meno, forse in modo un po’ infantile e quindi sicuramente ingenuo, riponevamo negli anni 2000 un desiderio smisurato di high tech.

La suggestiva attesa era stata invero fomentata da tanta cinematografia che, partendo sin dagli anni ‘80, aveva individuato nel 2000 l’inizio di un’era spaziale: macchine volanti, la conquista dello spazio, aggeggi in grado di realizzare il teletrasporto, nuove tecnologie capaci di sviluppare i nostri sensi rendendo possibile ogni sorta di diavoleria, robot e computer intelligenti.

A conti fatti, molto è stato realizzato. I cellulari di ultima generazione, la geolocalizzazione, le tv a schermo piatto, la domotica, la realtà virtuale, macchinari di precisione impiegati in chirurgia, aerei pilotati a distanza, automobili che viaggiano senza autista. E ancora, la connettività tramite internet su larga scala che ci permette di essere online h24, la frontiera del tutto smart (telefonini, macchine fotografiche digitali, telecamere), le nanotecnologie.

Altro che fantascienza: “l’ottimismo è il profumo della vita”, esclamava il poeta Tonino Guerra reclamizzando una catena di negozi specializzati nella vendita di elettrodomestici. Il prototipo delle macchine che viaggiano da sole senza che nessuno le guidi è da tempo in fase di sperimentazione, e si dice potrà diventare realtà tra una decina d’anni: sarà sufficiente attrezzare le strade con la segnaletica interattiva in maniera che il computer di bordo installato sull’automobile possa “leggere” e recepire direzioni, incroci e rotatorie varie. Magari sarà anche in grado di evitare buche e crateri, chi lo sa.

Forse qui in Calabria, dove le condizioni di viabilità sono in gran parte ferme a quarantanni fa, bisognerà aspettare l’arrivo del 2100… boh, chi vivrà, vedrà. E comunque, probabilmente non sarà neppure necessario sistemare le strade, perché le auto saranno in grado di volare. Nessuna fantasia da romanzo di Isaac Asimov, anche questo è un progetto in avanzata fase di sperimentazione tanto che alcune multinazionali hanno già realizzato i primi prototipi funzionanti.

Sarà fondamentale varare un nuovo codice in aggiunta a quello stradale, al fine di disciplinare il traffico aereo, estendendo il divieto di parlare al cellulare quando si è in volo e di impedire il parcheggio selvaggio in sospensione, ma i vantaggi saranno innegabili: zero code ai semafori e tempi di spostamento ridotti al massimo, assenza di strisce pedonali e nessuno che rischia di essere investito.

Tuttavia, la vera innovazione, peraltro già fruibile, è un’altra, e l’ho appresa qualche sera fa guardando Montalbano in televisione. All’interno di una fascia pubblicitaria, tra un omicidio e un’analisi investigativa, si è palesata sullo schermo la nuova frontiera della ricerca medico-scientifica: la supposta effervescente. Straordinario! A quel punto, ho smesso di guardare la trasposizione televisiva del romanzo di Camilleri e mi sono precipitato al pc, ho interrogato Google con una irrefrenabile sete di conoscenza e ho iniziato a documentarmi. Già il nome del prodotto è tutto un programma, si chiama EvaQu, e si tratta di supposte evacuanti dallo stimolo effervescente. Dal sito della casa farmaceutica si legge che “sciogliendosi delicatamente, la supposta emana micro-bollicine effervescenti che ammorbidiscono, distaccano e promuovono la normale ripresa della defecazione bloccata. L’efficacia liberatoria di movimentazione della massa fecale è del tutto fisiologica e non interferisce sull’equilibrio del metabolismo”.

Dall’altra sera, la mia fiducia nel futuro è schizzata…. pardon è accresciuta in modo esponenziale, al punto che la mattina seguente sono corso in farmacia ad acquistarne una confezione. Prima, però, c’ho pensato a lungo tutta la notte, immaginando i mirabolanti effetti della supposta effervescente: scorregge megagalattiche (un po’ come bere qualche bicchiere di gassosa e poi lasciarsi andare come Fantozzi col rutto libero), sensazione di gassificazione generalizzata, defecazione alla francese tipo le bollicine dello champagne. La supposta effervescente è spettacolare!

Da ragazzi ci divertivamo a sciogliere il Guttalax nelle bevande dei professori, durante le gite scolastiche. Immaginate oggi cosa succederebbe se si riuscisse nell’impresa di indurre qualcuno ad usufruire del portentoso medicinale: peti e flatulenze effervescenti a volontà! Del resto, se è scientificamente provato che ogni essere umano rilascia giornalmente in media da 0,5 a 1,5 litri di gas, per un numero che varia da 11 a 25 scorregge al giorno, pensate cosa accadrebbe con le supposte effervescenti! Un’esplosione di bollicine da fare invidia alla Coca-Cola!

In aggiunta, va anche detto che tali gas dispersi nell’atmosfera contengono, tra gli altri, anche metano e idrogeno, ossia sostanze infiammabili. Infatti, sempre quando eravamo ragazzi, i più ardimentosi tra di noi provvedevano ad avvicinare l’accendino ai jeans nel momento esatto dell’evacuazione, provocando un piccolo getto di fiamma: ergo, tale performance con le bollicine sarebbe assimilabile alla fiamma ossidrica!Ho appreso, poi, che il rumore caratteristico del peto è determinato dalla pressione e dalla temperatura del ristagno del gas nel retto nonché dall’anatomia specifica dell’ano considerato. In altre parole, più è ampio il fondoschiena, maggiore è il boato. Magari con le bollicine si riesce a riprodurre l’effetto tric-trac stile Capodanno a Fuorigrotta!

In ultimo, dopo aver considerato l’elemento frequenza e quello pirotecnico espresso in decibel, vale la pena soffermarsi sul non secondario aspetto dell’odore. Scenografia sì, ma la sostanza deve essere garantita. Si parte da un assunto: le flatulenze rumorose risultano poco puzzolenti perché il ristagno dei gas è inferiore, a differenza di quelle silenziose, molto più ricche di componenti aromatiche. Queste ultime, essendo più bassa la pressione, risultano più efficaci da un punto di vista olfattivo, ma meno rumorose in quanto espulse dall’ano con flusso continuo a pressione irrilevante.

Con le bollicine, il problema della rumorosità in costanza di bassa pressione dovrebbe essere risolvibile, proprio grazie all’effetto effervescenza; parimenti, se come precisa il sito della casa farmaceutica “le micro-bollicine, sciogliendosi delicatamente, promuovono la normale ripresa della defecazione bloccata”, anche in costanza di flatulenza rumorosa il fattore aromatico dovrebbe essere garantito. Vedremo. Seguiranno aggiornamenti.

Mi esalta il fatto che, nella sempre perenne contrapposizione tra ridefinite classi sociali, noi “zecche rosse”, sostenitori delle battaglie di Greta Thunberg, dello “ius culturae”, della redistribuzione delle ricchezze, dell’antirazzismo e dell’antifascismo, avremo un’altra letale arma in più a disposizione. Una scorreggia vi seppellirà. Con buona pace di quanto sosteneva il buon Tonino Guerra, l’ottimismo della vita non ha poi tutto quel profumo auspicato…