Unical, crediti formativi: laureati consegnano documento in rettorato

FOTO LUCA PIZZIMENTI

È stato consegnato oggi, alla segreteria del rettorato dell’UniCal, un documento con alcune osservazioni di un gruppo di laureati che intendono convalidare parte o tutti i 24 Cfu necessari alla partecipazione al nuovo concorso docenti. È stato il rettore stesso a dare la sua disponibilità e assumersi la responsabilità di consegnarlo nelle mani della Commissione presieduta dal delegato alla didattica, Francesco Scarcello e composta dai direttori di Dipartimento, Roberto Guarasci, Raffaele Perrelli e Nicola Leone.

La questione dei 24 Cfu all’UniCal è saltata agli onori della cronaca per via di alcune imprecisioni che l’ateneo avrebbe commesso all’indomani delle immatricolazioni, rendendo il percorso di convalida poco trasparente e poco corretto.

Mercoledì scorso, infatti, in occasione della riunione del senato accademico dell’ateneo, laureati e studenti interessati alla convalida dei crediti hanno voluto far capire il loro interesse sulla questione attraverso un sit-in molto partecipato presso il cubo 25b dell’università della Calabria. Nell’occasione due rappresentanti degli aspiranti docenti hanno avuto modo di parlare con Gino Mirocle Crisci, che, già aveva mostrato il suo interesse alla faccenda, chiedendo alla Commissione di riunirsi nuovamente per offrire risposte in merito.

Anche in senato è stato quindi parlato della problematica della convalida di insegnamenti già sostenuti dagli allievi iscritti a questo percorso e si è arrivati ad una mezza conquista: la convalida di 6 cfu per ogni ambito previsto dal decreto ministeriale.

Ciò però rischia di andare, invece, contro lo stesso decreto ministeriale. Per il Miur, infatti, basta avere 24 crediti in tre dei quattro ambiti, mentre, così facendo, l’Unical “costringe” gli iscritti al percorso ad avere i crediti in tutti e quattro gòo ambiti.

Il problema della poca trasparenza dell’Università, intanto, nonostante la Commissione stia cercando in qualche modo di rimediare agli errori commessi, continua a “mietere vittime” e sta infatti spingendo ancora diversi studenti verso la rinuncia agli studi per poi rivolgersi ad enti privati.

La Cgil, a cui gli studenti si erano affidati per far valere i propri diritti, conta solo per uno in senato e ha fiducia in uno dei componenti della commissione, Raffaele Perrelli, anche lui dalla parte degli studenti, ma, per ora, gli aspiranti docenti attendono che la Commissione pre-Fit si riunisca nuovamente e dia risposte concrete sulle osservazioni fatte.