VIBO VALENTIA O MEGLIO NELLA PAMPA SCONFINATA
E venne il giorno del patto per la legalità a Vibo Valentia. I quattro candidati a sindaco si sono confrontati sulla lotta alla ‘ndrangheta, alla corruzione, alla massoneria deviata, alle buone pratiche. Un pomeriggio di aspro confronto, di disamina della situazione democratica nell’urbe vibonese. Niente di tutto questo. Noi avevamo posto delle domande da porre ai candidati che scaturivano dalla sentenza del processo Rinascita Scott prima e dalla pubblicazione delle motivazioni avvenuto due giorni fa.
Le nostre domande le potete leggere nell’articolo qui riportato https://www.iacchite.blog/
Naturalmente nessuna di queste domande è stata posta, nessun riferimento è stato fatto al processo Rinascita Scott e alle sue motivazioni, non parliamo poi delle varie ordinanze fatte in questi anni dalla Dda di Catanzaro con nomi e cognomi di politici di primo piano che intrattenevano rapporti costanti con ‘ndranghetisti e presunti tali. Non parliamo poi dell’ultimo scandalo del Sistema bibliotecario Vibonese, esploso l’altro ieri, che era nell’aria da tempo e su cui le amministrazioni comunali a partire da quella di Vibo Valentia non hanno mai fatto un’opera di controllo. C’era solo la processione per essere presenti alle tante iniziative pubbliche da parte di tutti, politici, amministratori, magistrati, intellettuali, eccetera eccetera. La corsa a prendere medaglie e targhe di riconoscimento elargite a piene mani.
Ma torniamo a noi. In pratica il convegno si è tenuto a Vibo Valentia ma lo si sarebbe potuto tenere tranquillamente sul Pianeta Papalla o “… nella pampa sconfinata dove le pistole dettano legge…”. Per i più giovani o per gli anziani che non se la ricordano, si tratta di una citazione: “Nella pampa sconfinata dove le pistole dettano legge, va il caballero misterioso in cerca della bellissima donna che ha visto sul giornale…”. Più in particolare è la citazione della bella storia d’amore del Carosello del Caffè Paulista… La bellissima donna ovviamente è Carmencita.
Comunque apprendiamo con via soddisfazione che tutti i candidati hanno sottoscritto il patto per la legalità e il codice etico, così come i loro predecessori avevano fatto 5 anni fa. E iinfatti i risultati si sono visti. Ma cos’ è il patto della legalità ? Alla domanda illustri colleghi rispondono: “Un impegno che gli aspiranti sindaci intendono assumersi sul piano etico, programmatico, democratico, ma soprattutto concreto a coinvolgere la cittadinanza, interpellando direttamente i cittadini e i gruppi sociali, ad accettare il confronto sulle scelte, a sottoscrivere una dichiarazione pubblica che attesti di non trovarsi in condizioni di incandidabilità ed ineleggibilità, in linea con i requisiti del Codice di autoregolamentazione approvato dalla Commissione parlamentare antimafia”.
Noi che siamo più terra terra, senza voler fare alcuna blasfemia, traduciamo per il popolo: il Patto per la legalità a Vibo Valentia è il solito BLA BLA BLA…. E poi dicono che la gente non va più a votare.









