Villetta Città 2000, la legge del cazzaro: prima sfascio e vendo gli alberi poi rimetto a posto e pago l’amico

La villetta di Città 2000 intitolata all’ultrà Maurizio Santillo, l’orgoglio e il punto di ritrovo di tanti appassionati di calcio ma anche di tanti cosentini, nei fatti non c’è più ormai dalla fine di febbraio del 2016. Occhiuto era stato sfiduciato da pochi giorni ma è chiaro che il commissario eseguiva un’ordinanza già ampiamente in programma. E naturalmente voluta da Occhiuto, i cui scagnozzi Emanuela Greco e Marco Ghionna (subcommissari!) imponevano a quel fessacchiotto del commissario Carbone quello che doveva fare.

Come se non fosse bastato il ciclone “Zissi” che aveva sradicato due alberi violentemente, sulla villetta poi sembrava fosse passato “Rasputin”… Armato di motoseghe, ruspe e camion. dino Intendiamoci, non stiamo discutendo tanto la decisione (presa da chi, poi?) di abbattere altri alberi, che probabilmente non erano sicuri e sarebbero caduti anche loro al primo soffio più forte di vento (complimenti a chi li ha lasciati marcire così!), ma del resto.

Se c’era da fare un’operazione così imponente di disboscamento, non si poteva svolgere con un minimo di sicurezza per il luogo? Eh sì, perché chi è intervenuto non si è curato minimamente di salvaguardare l’ambiente e soprattutto il marciapiede, che, come si vede dalle foto, è stato sventrato in più parti.

Nel cosiddetto “Giardino Santillo” adesso sono rimasti quattro pini mentre gli altri sette, tra ciclone “Zissi” e disboscamento, non ci sono più. E tutto l’aspetto della villetta è davvero desolante. Anche le panchine che c’erano sono sparite e, di conseguenza, hanno fatto una brutta fine. Erano comprese anche loro nel “pacchetto”?

La ditta che è intervenuta è la “Aceto”, che in molti ci riferiscono essere legata a doppio filo all’ex assessore Carmine Manna. E che ha venduto tutta questa legna realizzando certamente un buon profitto. 

Fin qui la storia recente, riportata alla ribalta anche da un post su Facebook nel quale si commentava una fotografia scattata di sera e che ci restituiva l’immagine di un posto “bombardato” tipo Sarajevo.

L’attualità invece ci dice che il sindaco Occhiuto ha iniziato le grandi manovre per monetizzare il tutto. Già tempo fa aveva mandato qualcuno alla villetta di Città 2000. No, per fortuna non erano quelli della ditta Aceto che andavano a saccheggiare quello che è rimasto. Erano con tutta probabilità dipendenti comunali in compagnia di qualche “amico”.

Come tutti sapete, una delle indiscusse specialità di Mario Occhiuto è l’affidamento diretto per lavori di somma urgenza o appaltini spezzati ad hoc per il rifacimento di marciapiedi ed inserimento di improbabili piste ciclabili ormai da tutti definite alliccate di cemento.

Per la villetta di Città 2000 il rischio dell’alliccata non ci dovrebbe essere (poi tutto è possibile) ma l’estensione dell’area ha già indotto i protagonisti a fare un sopralluogo preliminare e non passerà molto tempo dall’inizio dei lavori.

Due giorni fa, poi, tanto per chiudere il cerchio, Occhiuto ha mandato uno dei suoi scagnozzi a fare i rilevamenti perché ormai tutto è pronto per la “ristrutturazione” secondo il cazzaro…

Della serie: prima sfascio e vendo gli alberi, poi rimetto a posto e pago l’amico. E le stelle stanno a guardare. Come sempre.

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