Calabria corrotta, la “pupilla” di Nicola Adamo (e Robertino) e la “quarantamila” passata sottobanco

Robertino il parassita ha dato il via alle nomine ai vertici dei Dipartimenti della Regione Calabria. Erano 45 i candidati all’incarico di dirigente generale del Segretariato generale della Giunta, e di questi 7 erano interni, cioè dipendenti di ruolo dell’amministrazione. Tra essi personaggi incredibili, dei quali ci siamo già occupati. Una la abbiamo già incontrata nei mesi scorsi (https://www.iacchite.blog/la-moglie-del-giudice-del-tar-dirigente-alla-regione-tutti-colpevoli-tutti-in-silenzio/), si chiama Roberta Porcelli ed è la moglie di un magistrato che per anni ha fatto il bello e il cattivo tempo al Tar Calabria ovvero Nicola Durante. Ma la vincitrice è stata – come da scontato copione – Eugenia Montilla, “pupilla” indiscussa nientepopodimenoche… di Nicola Adamo, meglio conosciuto a Cosenza come Capu i Liuni, il re della corruzione “prescritta”. E ormai da tempo “pupilla” anche di Robertino il parassita. 

E questo è l’episodio-chiave che lega la dirigente regionale Eugenia Montilla al re dei corrotti.

Nicola Adamo è tornato di prepotenza alla ribalta delle cronache nei mesi scorsi per essere stato prosciolto dall’inchiesta Lande desolate. Ma, come stiamo dimostrando con carte alla mano, non si contano le inchieste nelle quali è ancora indagato e quelle dalle quali è stato “assolto” solo per intervenuta prescrizione. E tutti i calabresi sanno che la sua specialità preferita è la corruzione. L’operazione “Passepartout” della procura di Catanzaro, per la quale Gratteri ha chiesto e ottenuto il suo rinvio a giudizio, è piena delle sue “prodezze” e delle sue ormai leggendarie intercettazioni nel corso delle quali è sempre pronto a dispensare “consigli”. Tipo: attenti alla mozione di sfiducia che se viene vista dalla gente come congiura di palazzo rischia di diventare un boomerang. Oppure: al figlio di Morrone (Luca bambino mio) fategli fare il vicesindaco o dategli un incarico. Ma il meglio di se, ovviamente, lo dà quando deve prendersi i soldi.

Scrive il Gip: “… E’ chiaro che Adamo sfrutti il suo potere per ottenere nomine di fiducia per gli uomini del suo schieramento o, in alcuni casi, anche vantaggi di natura personale, come è avvenuto nel caso dei condizionamenti esercitati nei confronti del dirigente dell’Avvocatura regionale, Eugenia Montilla, per accelerare l’istruttoria relativa alla liquidazione di un rimborso in suo favore…”.  

Eugenia Montilla, dunque, viene pesantemente condizionata e “affascinata” – per usare degli eufemismi – dal carisma oseremmo dire criminale del popolare Capu i Liuni, che evidentemente sa di essere tenuto ed esercita la sua influenza per i suoi porci comodi, che – appunto – è quasi esprimere un eufemismo rivolto a lui…

La signora Montilla viene presa di mira e quindi “accarezzata” (guardate che bella mano ha Capu i Liuni nella fotografia di copertina…) da Nicola Adamo ed è praticamente costretta a compiere un atto contrario ai suoi doveri di ufficio, nello specifico per accelerare l’istruttoria relativa alla liquidazione in favore del soggetto in questione di un rimborso della somma di 40.000 euro (benedica!), evitando l’obbligatoria e preliminare interrogazione presso l’Agenzia Equitalia circa la correlativa situazione debitoria dello stesso Nicola Adamo.

Eh sì, perché anche Capu i Liuni, nonostante tutti i miliardi di vecchie lire prima e i milioni di nuovi euro dopo che ha sgraffignato insieme alla moglie, riesce anche ad avere debiti nella foga di imboscare tutto il possibile – ma anche l’impossibile – nei suoi paradisi fiscali.

Quindi, la dirigente dell’Avvocatura regionale Eugenia Montilla, pressata da Adamo, emette direttamente il decreto di pagamento e – come si legge nell’avviso di chiusura indagini – “… riceveva da Nicola Adamo (che, per questo, indirizza l’amministrazione regionale ed in particolare il presidente della Giunta della Regione Calabria Mario Oliverio sulla selezione del profilo di Eugenia Montilla per le nomine dirigenziali) l’utilità rappresentata dal nuovo incarico stabilito con D.G.R. n. 214 del 21-7-2015 di “Riassegnazione del Dirigente, avv. Eugenia Montilla al Dipartimento Segretariato Generale, in posizione individuale di studio e ricerca”. Per dovere di cronaca, va segnalato e ricordato ancora una volta che l’avvocatessa Montilla – al di là delle costrizioni dettate dal carisma di Adamo – ha continuato a fare “carriera” e oggi appare felice e serena al fianco del suo nuovo “capo” dopo avere messo a segno anche il “colpaccio” di dirigente generale del Segretariato generale della Giunta. Così vanno le cose nella Calabria che (non) t’aspetti.