Ora basta la misura è colma. Sono mesi che questa storia va avanti. Ogni scusa è buona per darle contro. Senza mai riscontrare nelle “scuse”, qualcosa di vero, di politico, di autentico, di sincero.
Mi è toccato assistere in silenzio, per troppo tempo, a questo continuo stillicidio. E non vi dico i stintini: a mazzacorda. Sono stato più volte costretto ad autolegarmi le mani, per non scrivere su questo, perché il direttore non vuole. Ma oggi dico basta! Non me ne frega niente. Sono pronto a rischiare anche il mio posto al giornale, pur di porre fine a questa schifezza.
Lo faccio oggi che il direttore è fuori, e approfitto di questo per pubblicarlo. Altrimenti, il direttore, non darebbe mai l’ok al pezzo. Rischio tutto. Ma con ferma convinzione che ne vale la pena.
Ve lo dico chiaro: lasciate in pace a Jole Santelli, che finisce male. Lo dico a: Nazzareno Salerno, Ennio Morrone, Giuseppe Graziano e Alessandro Nicolò della Casa delle Libertà. Ma in particolare ad Ennio. Che pare essere lui il capobanda.
Caro Ennio, che ti sei messo in testa? Non puoi essere certo tu quello che può dare giudizi di merito, di valore, e politici, agli altri. Che facciamo? Ora dobbiamo ascoltare anche la morale, da chi una morale politica e pubblica, non l’ha mai avuta? Che devo fare? Ricordarti tutti i tuoi ‘mmualici? Se Jole non vuole fare pace con il cinghiale, sarà padrona o no? Stacci tu insieme al cinghiale, che siete della stessa zimma, che nessuno te lo vieta. Ma non cercare di nascondere le tue vere intenzioni dietro la tua solita e oramai pallosa ipocrisia politica, prendendo a pretesto Jole. Che è persona seria. Magari non è una cima, ma rimane una persona chiara, onesta e bona. Meglio lei che tu. Non c’è paragone.
Dico io, può un Morrone scrivere questo: «Siamo giunti quasi ad un punto di non ritorno e l’ unica possibile soluzione è il commissariamento del partito. Ciò va fatto subito e senza perdere ulteriore tempo e quindi chiediamo al presidente Berlusconi di intervenire in maniera forte e radicale, nominando un commissario per riorganizzare il partito e ristabilire le regole».
Dove siamo arrivati… Su una cosa sono d’accordo con Ennio, però, serve un commissario, sì, di pubblica sicurezza onesto, per mettere fine a tutte le porcherie che conosciamo. Escluso il parente ovviamente.
Perché non è certo Jole la specialista degli intrallazzi. Caro Ennio, vedi di farla finita, e vati abbuscha pani a n’atra parti. E poi, chi sono questi Giuseppe Graziano, Nazzareno Salerno, e Alessandro Nicolò? Ma chi li ha sentiti mai. Cosa hanno fatto nelle loro vita? Chi pensano di essere? Personaggi di dubbio gusto, che si riciclano dietro questo o quel Morrone di turno. Mo’ arrivano loro, i salvatori della patria, e vogliono insegnare a Jole come si fa politica. Gli statisti! Ma ppeppiaciri, andate a trovarvi un lavoro vero, invece di parassitare alle spalle dei cittadini che si alzano alle sei del mattino. Gli scienziati, loro. Quattro arch’iscienza, che non ti dico. A questi interessa solo la loro posizione economica. E pensano che i calabresi sono dei minchioni che si possono comprare con quattro chiacchiere. Ma siete sgamati. Questa vostra battaglia contro la stupenda Jole, è solo per un accaparrarvi qualche poltrona. Per soddisfare la vostra ingordigia. Dite la verità. Non nascondetevi dietro questi lerci comunicati. Se avete coraggio. A Jole non servono poltrone, lei sta comoda dove sta. Perché si sa da sempre che a Jole cumu a cuanzi sta. Nel senso che sa stare bene al suo posto. Ecco, imparate da lei, state nel vostro e non rompete più i maroni.
P.S. se leggo ancora qualcosa contro di Jole, vi vengo a cercare uno per uno.
Per Jole: nell’articolo non si possono fare i cuoricini, ma sappi che è come se ce ne fossero milioni, anzi miliardi, che dico, all’infinito. Io sono e sarò sempre dalla tua parte.
GdD