Cassano. La politica e la sottocultura: giù le mani dal M5s

dalla pagina FB di Pasquale Cersosimo 

La politica a Cassano Ionio
(O meglio, la politica in generale con particolare attenzione alla politica che si fa nella città delle terme).

Sei di Cassano Ionio e vuoi far politica? Nessun problema, devi solo trovare un big della politica che ti accolga tra le sue braccia ed a cui affidarti per fare e dire tutto ciò che vuole lui, senza sbagliare e modificare nulla.
Solo così potrai fare il consigliere comunale e forse anche l’assessore, basta che hai una famiglia grande e prendi almeno 400 voti al Comune.
Cassano non è un paese di mafia ma è un paese dove c’è una forte cultura mafiosa.

Mi spiego: se tu decidi di far politica ed una persona e/o un gruppo di persone non sono d’accordo con quello che dici o fai, o semplicemente gli stai sul cacchio, mica questa gente ti guarda negli occhi e te lo dice in faccia, così come civiltà vorrebbe, ma fa di tutto per distruggerti, cercando prove e parole a doppio senso che potrebbero sbarrarti la strada, interpretando strumentalmente le tue parole ed i tuoi gesti, con l’unico scopo di eliminarti e prendere loro la scena.
Un po’ come fanno i mafiosi che anziché collaborare si uccidono l’un l’altro per prendere il potere.

Solo che qui potere non ce n’è, ci sono solo grane e problematiche da esporre senza peli sulla lingua, ed i cani si azzannano per un briciolo di osso.
L’esempio più lampante di quanto detto lo sto vivendo ormai da anni nel Movimento Cinquestelle di Cassano Ionio.
Il sottoscritto è entrato nell’autunno del 2012, quasi dieci anni fa, e non si è mai mosso.
Ed è altrettanto vero che non ho mai avuto colpi di testa, non ho mai abbandonato, ho sempre collaborato ed ho sempre stimolato il dibattito ed il confronto, ho sempre e solo parlato di politica, non ho mai preteso la scena per me, non ho mai chiesto di allontanare tizio o caio o addirittura di comandare sugli altri.
Tanta gente invece si è comportata così e pretendeva anche di aver ragione.

Il primo della lista, il Sig. Ciappetta che, con la sua lista “Cittadini a ponte nuovo”, non avendo acchiappato nulla da Papasso, avevano deciso di monopolizzare il movimento per mandarlo alla regione a fare non so cosa e per chi.
Non a caso questo signore si è candidato alle regionali e questi amici suoi mai visti prima venivano alle riunioni del movimento solo in periodo elettorale e con la pretesa di comandare e fare solo quello che dicevano loro.

Proprio l’ultima sera, chiusura della campagna elettorale per le regionali del 2014, il signor Ciappetta ci lasciò soli in sede per andare a leccare i vertici del movimento a Catanzaro insieme ai fratelli Fasanella, all’epoca papassiani convinti ed amministratori di Casa Serena, anche loro mai visti prima nel Movimento Cinquestelle.

Dopo Ciappetta arriva la signora Tarantino: questa entra in punta di piedi, proveniente dalle sezioni di Gianluca Gallo nelle quali non era riuscita ad acchiappare nulla ed in pochi mesi, grazie ai familiari che si era portata dietro per farsi votare in assemblea ed all’associazione cittadini a ponte nuovo, diventa la candidata sindaco anche se poi non saranno in grado, ne lei, ne i familiari ne i pontenuovini, di compilare la modulistica e fare una lista per il Comune.

Poi è arrivata il cavallo illuminato da Sibari, che approfittando della mia assenza, avrebbe voluto prendere in mano il Movimento, ma non riuscendo in questo suo scopo, ha preferito intrattenere rapporti con deputati e senatori dei quali si è rivelato un buon portavoce attraverso il suo blog personale.
Non parliamo di chi si è auto candidato sindaco per sbarrarmi la strada, certa gente non merita nemmeno la mia pietà.
Ma andiamo avanti.

La cultura mafiosa di cui sopra, si è manifestata anche nel sentimento di molti.
“Io non ci vengo perché c’è tizio o caio” non solo mostra una personalizzazione della politica, che invece è fatta di confronto, ma è la prova lampante di come certe persone vorrebbero la scena tutta per loro, per comandare con facilità e senza troppi problemi.

È il caso di Pietro Martino da Lauropoli (o meglio dal suo sofà) ed i suoi amici briganti che se la fanno con Gianluca Gallo ed il centrodestra di Lombardi e di Spirlì.
Anche questi signori non vedono l’ora che lasci il Movimento perché devono venire loro a comandare. Un motivo in più per restare.

Dulcis in fundo c’è l’amico Giuseppe Iannicelli il quale, ad onor del vero, è fedele al Movimento ed è l’unico con cui mi confronto, nei limiti della comunicazione che può esservi tra di noi. Eppure l’amico Iannicelli, vorrebbe la scena tutta per lui anche se mi chiede di scrivergli le lettere a Papasso, però poi è sempre pronto a ricercare altre persone (che puntualmente lo snobbano) mortificando puntualmente la mia persona ed il mio entusiasmo.

Ma anche l’amico Iannicelli è cassanese e quindi anche per lui il confronto non esiste ma l’unico modo per avere voce in capitolo è distruggere ed abolire lo scomodo interlocutore.
E niente, questa è la politica a Cassano Ionio.
Dove c’è gente che combatte da una vita e da una vita è sempre dalla stessa parte ma dove c’è anche gente che per salire sul palcoscenico ed avere la scena prende a calci nel culo persone, ideologie e storie politiche personali.
Io per dispetto di queste persone resterò nel Movimento Cinquestelle: vogliono fare politica? Bene, Che vengano a confrontarsi!