Celico, Vrenna convoca la politica in discarica

Ieri mattina i sindaci della Presila e i consiglieri regionali di maggioranza, Guccione e Giudiceandrea, hanno banchettato nell’impianto di Celico, di proprietà della Mi.ga. srl.
Impianto da loro stessi dichiarato illegale, come si evince dalla firma del documento congiunto, in cui si chiede alla Regione Calabria il ritiro dell’AIA.

Qualcosa bolle in pentola.

Ci saremmo aspettati che questo incontro fosse durato il tempo di una stretta di mano e dei saluti di cortesia, soprattutto per rispetto delle oltre 8.000 persone che hanno apposto la propria firma per chiedere la chiusura della discarica illegale di Celico.

Per l’assessore all’Ambiente di Trenta e per il Sindaco di Spezzano Piccolo, è stato proprio così. Mentre il primo cittadino di Pedace, Marco Oliverio, ha tessuto le lodi dell’imprenditore border line e alla lungimiranza del devastante investimento.

Carlo Guccione ha avuto premura di rassicurare i presenti che la Regione non ritirerà per nessun motivo l’AIA, mentre Giudiceandrea è rimasto strabiliato dalla bellezza e dalla perfezione tecnica della discarica, prevedendo un roseo futuro per i Comuni della Presila.
Infatti, inizia a prendere piede l’ipotesi, più volte paventata dai Sindaci di Celico e Spezzano SIla, che i nostri stessi comuni possano, previo accordo specifico, andare a sversare rifiuti nell’impianto illegale, rendendosi complici di un crimine spaventoso.

I Sindaci dovrebbero informarci sulle reali intenzioni, e tranne in casi di schizofrenia acuta, chiamare a raccolta la popolazione tutta, per mettere fine a questa farsa.
Inoltre, ci farebbe piacere conoscere la posizione di Luigi Guglielmelli e Mario Valente, rispettivamente segretario provinciale del Pd e segretario regionale dei Gd, lo stesso partito che ha ideato, finanziato, realizzato e permesso l’apertura dell’ecomostro silano.

E’ solo grazie al poderoso lavoro del Comitato Ambientale Presilano, e alla resistenza della popolazione, se la discarica illegale di Celico non è divenuta la pattumiera dell’intera Calabria. Mentre la politica locale e regionale ha bivaccato, e senza colpo ferire, tra silenzi e bugie, è riuscita a fare solo campagna elettorale sulla fabbrica di tumori della Mi.ga. srl.
Non è stato emesso alcun atto, formale o politco, per chiedere la chiusura dell’impianto di Celico. VERGOGNOSO!

E’ ora di giocare a carte scoperte. La politica ha fallito. Ha palesemente preferito tutelare i propri interessi e quello del business privato dei rifiuti, a discapito dell’interesse collettivo.
Un intero territorio è stato condannato a morte.

E’ arrivata l’ora della mobilitazione.
Nessuno si senta escluso.

Mario Oliverio, Presidente della Regione Calabria, deve assumersi la responsabilità politica di voler tenere aperta una discarica illegale e deve farlo pubblicamente, nel nostro territorio, dinanzi l’intera popolazione della Presila.

CAP (Comitato Ambientale Presilano)