Corigliano-Rossano, niente da fare: il sistema Ecoross continua a farla da padrone

L’appalto di Igiene Ambientale di Rossano è terminato e si è provveduto ad affidare alla stessa ditta, la solita Ecoross, per pochi mesi il rinnovo in attesa di espletare una gara d’appalto in modo da allineare la scadenza di Rossano con quella di Corigliano. Al momento, però, sembra che ancora non sia pronta e non si sa quando verrà pubblicata.

Questo comporterà sicuramente nuovi affidamenti alla Ecoross che beneficerà delle stesse regole di contratto del precedente appalto a danno delle casse comunali e dei cittadini.

Per quanto la nuova amministrazione, in campagna elettorale, avesse detto di voler lavorare da subito e di fare chiarezza su un settore delicato quale l’ambiente e di bandire una gara aperta a tutti e non solo ad una sola ditta, come avvenuto in passato, a tutt’oggi non è cambiato nulla. Come mai? Forse la Ecoross è riuscita ad intrufolarsi nuovamente anche in questa amministrazione in modo da poter manovrare l’appalto? Anche perché questo è ormai il suo modo di agire da sempre.

Il Sistema Ecoross sullo Jonio cosentino inizia 25 anni fa. Partono dalla Campania questi gran “signori” e danno inizio al servizio di raccolta rifiuti a Rossano grazie al sindaco dell’epoca, quel fascistone di Geppino Caputo. Fu lui, infatti, ad agevolare l’ingresso e l’avvio del servizio ad una ditta esterna. La Ecoross, appunto.

Seguì, successivamente, anche la realizzazione della discarica in contrada Bucita sempre grazie all’allora sindaco Geppino Caputo. Certo, le cortesie si contraccambiano e l’ex sindaco Caputo è da 25 anni che ottiene favori dalla Ecoross facendo assumere sistematicamente suoi clienti nel personale. Diciamo pure che era (ed è) il suo ufficio di collocamento. Questo perché l’affidamento è stato sempre “pilotato” fin dall’inizio. Il capitolato d’appalto disegnato, tagliato e cucito su misura grazie alla connivenza dei responsabili comunali. Tra questi il responsabile Ufficio Gare, il Dirigente Capo (detto Capone), una impiegata dell’ufficio economato e così via che, in seguito, hanno sistemato i propri figli, o parenti e amici proprio nella Ecoross. Nel dettaglio…

Tonino Cara (responsabile ufficio Gare e Appalti) il figlio Luca Cara

Ingegnere Di Salvo (dirigente capo Ufficio Ambiente, Urbanistica e Lavori Pubblici) la figlia della sua segretaria Anita Patrizio

Signora Cozza (Ufficio Ragioneria e Economato) il figlio Luigi D’Errico

Geometra Piacentino (Responsabile Manutenzione e Depurazione) il figlio Giuseppe

E questa è solo una parte delle cortesie, che – beninteso – continuano ancora oggi.

Il Sistema, in effetti, iniziava proprio con la redazione del capitolato d’appalto direttamente negli uffici Ecoross. Qui avveniva la creazione di appalti costruiti solo ed esclusivamente per loro. Le altre ditte venivano escluse da cavilli, regole e norme che portavano vantaggi solo ad Ecoross.

In questo modo, il giorno dell’apertura delle offerte, non rimaneva che proclamare Ecoross vincitrice dell’appalto. Unica ditta partecipante o in regolaAllampami… o se preferite grazie al cacchio. Sono 25 anni che funziona così.

E non è cambiato nulla neanche con le altre amministrazioni successive. In quanto i dirigenti, responsabili e impiegati, erano sempre gli stessi. Insomma, tutte le amministrazioni da Caputo ad oggi risultano essere colluse ed aver arrecato un danno ingente alle casse comunali e alla trasparenza della libera concorrenza. Viva l’Italia! D’altronde, fatta la legge, trovato l’inganno.

Collaudato il meccanismo, l’Ecoross, riesce a mettere le mani anche su Corigliano. Anche qui il disegno è sempre quello. Si individuano i politici, i dirigenti, gli impiegati ed il gioco è fatto.

Ecoross si aggiudica il servizio di raccolta rifiuti per milioni di euro. Nel 2010 le viene affidato a seguito del fallimento della Sibaritide Spa e alla prima gara d’appalto è la vincitrice come per magia. Fino ad oggi, con un appalto di 5 milioni di euro all’anno per un totale di 25 milioni in 5 anni. E a questi vanno sommati tutti i proventi della vendita della raccolta differenziata ai consorzi, in quanto, nella gara d’appalto è specificato che il Comune non percepirà neanche un centesimo, e tutti gli interventi non specificati nel capitolato d’appalto. Per cui ogni anno l’introito aumenta di centinaia di migliaia di euro…

Anche qui, tutto calcolato a tavolino negli uffici Ecoross e con la compiacenza di politici e impiegati comunali. Assunzioni, regali etc. etc.

Geometra Francesco Bua (responsabile Uff. Ambiente e Rup dell’appalto Igiene Ambientale) – Assunzione del genero Salvatore Aloe;

Geometra Sergio Ferraro (responsabile Ambiente) – Assunzione del genero Antonio Pacino

Sig.ra Marilena Meringolo (impiegata ufficio Ambiente) – Assunzione di parenti e attenzioni varie

On.le Giovanni Dima – Assunzione del suo ex autista Alfredo Silvano ed altri;

Ex Assessore Benito Apicella – Assunzione temporanea, negli anni del suo mandato, di più operatori tra cui un suo cugino;

Ingegnere Antonio Durante (Dirigente Ufficio Ambiente) – Assunzione temporanea di più operatori;

Ingegnere Amica (Dirigente attuale Ufficio Ambiente) – Assunzione temporanea di più operatori

Sindaco Giuseppe Geraci – Assunzione temporanea, negli anni del suo mandato, di più operatori;

Giuseppe Geraci, ex sindaco di Corigliano

L’elenco sarebbe lunghissimo. Tra scambi di cortesie e affossamenti di penali mai eseguite, tutte a danno dei cittadini.

E poi, ancora, ci sono assunzioni dei figli di carabinieri e finanzieri. Senza dimenticare tutte le assunzioni fatte alle colluse sigle sindacali. Il Sistema, dopo 25 anni, è ormai collaudato.

E adesso? Lo abbiamo scritto all’inizio. Rinnovo di pochi mesi in attesa della gara “regolare”. Ma da chi verrà redatta questa volta la gara? Cambierà qualcosa? Sarà una gara trasparente con più ditte partecipanti oppure gli invitati saranno indicati dalla Ecoross? … Vedremo…

Anche perché l’elezione di Stasi è stata inaspettata per la Ecoross. Tra i tre candidati l’unico che non avrebbero mai voluto vincesse le elezioni, purtroppo (per loro..) ha vinto. Infatti avevano puntato su un candidato a sindaco in particolare e avevano più candidati consiglieri sia nelle liste di Graziano che di Promenzio. Tra questi, Cicero e Librandi, candidati con Promenzio, nonché ex assessori che sostenevano questa coalizione. Dall’altra parte, ovvero quella dell’impresentabile generale Graziano, oltre al candidato sindaco, loro intimo amico, vi erano Vulcano (Fratelli d’Italia) e Lucisano (quello grosso, il pallone gonfiato insomma, da sempre sostenuto in tutte le competizioni elettorali e loro intimo amico).

Vista la situazione, certamente Ecoross farà di tutto per vincere e i segnali che finora sono arrivati da Stasi, purtroppo, sono decisamente deboli. Oggi, nella piana di Sibari, si può dire che Ecoross ha il monopolio incontrastato. E poi, tanto, nessuna controlla mentre il tempo scorre e ci si dimentica.Certo, il Sistema non è solo incentrato sulla politica e sugli impiegati. C’è un vero e proprio apparato che va dai consulenti esterni, ai propri impiegati, ai responsabili di cantiere e a rapporti al limite della legge con la malavita, nonché a parenti e amici. Parenti che lavorano in Tribunale a Castrovillari e nella Guardia di Finanza di Corigliano, nonché amici, di vecchio stampo, tra le forze dell’ordine. Capito come funziona?

Ogni collaboratore, esterno o interno, serve a raggiungere gli scopi aziendali anche se sono, la maggior parte delle volte, al limite o fuori dalla legalità.

Consulenti esterni che sanno come muoversi all’Agenzia delle Entrate, al Tribunale, all’Inps, Inail, Ufficio del Lavoro, Arpacal, Regione, Provincia e così via. Stessa cosa avviene con i responsabili di fiducia, anche se per fini diversi.

Il factotum è anche responsabile del cantiere di Rossano, controllato a dovere da alcuni scagnozzi ai quali nessuno si può ribellare. Così lo si trova sempre presente in serate conviviali varie dove sono presenti alcuni degli affiliati e borderline della ‘ndrina rossanese.

Il cantiere di Corigliano, invece, ha tre responsabili ed è letteralmente anomalo perché uno di loro è un intimo della ‘ndrina coriglianese. Infatti, il suo compito, oltre il consueto servizio sul territorio, consiste nel portare le cosiddette “‘mmasciate”, l’indicazione di personale da assumere etc. etc. ed è costantemente in contatto giornaliero con questa gente.

L’altro è il responsabile sindacalista. Al servizio completo dello stratega, risulta essere molto ambiguo. Sfrutta la sua doppia posizione sui dipendenti ed in particolar modo quelli stagionali tanto da farsi anche pagare per una assunzione di pochi mesi. E’ emerso, come da informazioni raccolte, che deve restituire moltissimi soldi a molti dipendenti e a quelli stagionali chiede una tangente se vuol lavorare. Ma la cosa sconcertante è che con un dipendente (operatore ecologico) sembra esserci una forte intesa tanto che ogni mattina sono in giro in macchina e si appartano in zone lontane dal centro cittadino… Non è difficile immaginare perché…

Ma ancora, negli uffici, vi sono altre figure importanti. Una è la memoria storica in quanto è colui che redige tutte le gare d’appalto. Fidatissimo, è l’uomo dei segreti aziendali.

Un altro, un factotum, invece, assunto da poco sotto indicazione dell’ex sindaco Caputo e del figlio Guglielmo, svolge il ruolo di supervisore su tutti i cantieri e appalti della Ecoross. Guarda caso, è il cugino di uno dei fidatissimi degli ambienti che contano.

E la Ecoross, intanto, parla e si vanta di essere nell’elenco della White List stilato dalla Prefettura… Capirai… con quel prefetto che non manca mai alle feste dei massoni…

E ancora, la sorveglianza affidata fino a poco tempo fa ad una agenzia controllata dalla ‘ndrina, camuffata oggi con l’assunzione diretta degli stessi guardiani alle dipendenze Ecoross in modo da non dare tanto nell’occhio.

Certo, ci vuole coraggio a parlare di White List a discapito di tutte le aziende che operano giornalmente nella legalità.

E la beffa sta anche nei disservizi che ci sono sul territorio. Strade non spazzate, zone non servite, cassonetti sporchi e puzzolenti mai lavati, raccolta porta a porta non efficiente, taglio dell’erba che si effettua solo in prossimità delle feste o in ricorrenze varie, rimozione di cumuli di immondizia o ingombranti che non si effettua.

E tutto questo vale 25 MILIONI di EURO?

Caro sindaco, questa è una matassa da sbrogliare al più presto perché anche nelle sue file c’è chi nel passato ha anche lavorato e prestato consulenze con Ecoross. Questa è la Calabria. La terra di nessuno.