Cosenza. Ciao Enzo Noce, l’ultimo impresario. Il ricordo di Giannino Dodaro

Cosenza ha perduto Enzo Noce. O meglio EnzoNoce tutto attaccato perché tutti lo chiamavano così, istintivamente. Era come quando ci si poneva una domanda del tipo: e adesso a chi lo diciamo? E la risposta era fatidica e inevitabile: a EnzoNoce. Una macchina da guerra in ogni sua esperienza professionale: prima musicista e tastierista, poi impresario per decenni e infine da una decina di anni numero uno del Teatro Rendano, che aveva a lungo inseguito fin da quando era un ragazzo.

“Enzo Noce, classe di ferro 1937, nasce come musicista e suona il piano con “Le Aquile”, a via Gaeta, nel cuore del centro storico di Cosenza, all’inizio degli anni Sessanta, in un gruppo nel quale ci sono anche altri due pionieri della musica cosentina, Pino Manna e Antimo De Paola”.

Inizia così il racconto di Giannino Dodaro, vecchio compagno di mille avventure di Enzo Noce, a partire dagli anni Sessanta, nell’organizzazione di eventi e concerti in giro per il Sud Italia. Perché Enzo Noce è stato uno degli impresari più importanti della Calabria prima di approdare alla ribalta del teatro.

“La prima esperienza da impresario risale alla fine degli anni Sessanta quando aveva organizzato uno spettacolo dal titolo “Scacco Matto” che si svolgeva prima al Citrigno e poi al Rendano e coinvolgeva tutte le scuole di Cosenza. Si trattava di un gioco a quiz con intermezzi musicali, condotto da Angelo Lombardi, che ha avuto subito molto successo. E’ stato il primo passo che ha portato alla nascita dell’agenzia teatrale Calabria Show, con sede in via Lazio, e che ha proiettato Enzo Noce alla ribalta tra i primi impresari della Calabria. Era il periodo nel quale ha lavorato moltissimo con Mino Reitano, con il quale era molto legato, ma anche con Nicola Di Bari e i Camaleonti e rimane memorabile un concerto di Peppino Di Capri a una Festa dell’Unità”.

“Parallelamente – continua Giannino Dodaro -, Enzo Noce non ha mai dimenticato gli artisti locali. Già prima di “Scacco Matto” era stato lui il primo impresario de I Musichieri” con quelli che poi si sarebbero rivelati i migliori cantanti cosentini degli anni Sessanta e Settanta, Mario Gualtieri e Fabio Trioli. E’ da quella esperienza che poi sono nati “Quelli dei Vecchio Mulino”, storica band cosentina con Tonino Lombardi e Gianfranco De Lio, che ha suonato per decenni in tutto il Sud e che ha composto l’inno del Cosenza Calcio “Lupi Alè”. “Quelli del Vecchio Mulino” è stata la nostra scommessa vincente – esiste ancora la nostra società a nome collettivo che coinvolge anche le nostre famiglie -: abbiamo iniziato dalle prime feste di piazza a Cosenza e siamo arrivati fino alla Puglia e all’Abruzzo e io ed Enzo Noce siamo sempre stati insieme in questa avventura indimenticabile”.

“Negli anni Ottanta – ricorda ancora Dodaro – la sua agenzia aveva lanciato la grande idea di “Studio ’81” e anche questa è stata un’altra grande intuizione e un’altra grande stagione di successi. “Studio 81” racchiudeva in una sola associazione tutti gli impresari del Sud Italia e per tutto il settore era stata una svolta importante. E’ da allora che i grandi big della musica italiana hanno iniziato ad esibirsi stabilmente anche al Sud: i Pooh, New Trolls, Ornella Vanoni, Ron, Alice, Loredana Berté, Massimo Ranieri, Loretta Goggi, Albano e Romina, i Ricchi e Poveri (con i quali ha sempre avuto un rapporto straordinario), Riccardo Fogli...”.

“Passati gli anni Novanta – prosegue Giannino Dodaro -, Enzo e i suoi figli hanno lavorato alla grande anche in altri settori e così e nata “Inprimafila”, la biglietteria per eccellenza a Cosenza, anche per quanto riguarda il mondo del calcio, che la famiglia Noce ha sempre amato fin dai tempi belli di “Lupi Alé”. Enzo aveva accettato di buon grado l’invito di Pino Citrigno, che all’epoca era vicepresidente del Cosenza Calcio, e così avrebbe iniziato con lui un lungo e importante sodalizio. Con Pino Citrigno e Gianluigi Fabiano, il Maestro Noce ha condiviso l’idea che anche i privati potessero e anzi dovessero dare il proprio contributo operativo all’offerta culturale cittadina, e ha fondato nel 2014 L’Altro Teatro che ha rappresentato e rappresenta una nuova, bella e brillante avventura artistico/culturale. Da allora L’Altro Teatro ha curato con successo la stagione di prosa del Teatro Rendano ma anche gli altri eventi teatrali e musicali concludendo così un percorso straordinario”.

“Tante sono state le avventure vissute insieme – conclude Dodaro -, con lui abbiamo organizzato centinaia e centinaia di eventi e concerti ma non solo. Memorabili sono stati i nostri viaggi a Sanremo per seguire il Festival e condividere una delle tante passioni che ci legavano, la musica. Ciao Enzo, mi mancherai”. Il funerale di Enzo Noce sarà celebrato alle 15,30 di oggi nella chiesa di Sant’Aniello in via Panebianco.