Cosenza, il Comune condannato dal Tar Lombardia a pagare 50mila euro per il Giro d’Italia 2013

di Sergio Nucci

Ricordate il Giro d’Italia del 2013 che fece tappa a Cosenza?
In realtà non si trattò di un arrivo di tappa in città bensì di una partenza. Dall’amministrazione si affrettarono a chiarire che l’evento non avrebbe comportato per il Comune di Cosenza alcun costo, anzi, che se ne sarebbero ricavati chissà quali benefici.
E la stampa, sulla scia delle dichiarazioni del Comune, magnificò l’operazione condotta a “costo zero”.

Oggi, a distanza di appena quattro anni, viene scoperto l’ennesimo sepolcro imbiancato di questa amministrazione. Il Commissario ad Acta nominato dal TAR Lombardia ha costretto, infatti, il Comune di Cosenza a pagare alla RCS srl i quarantamila euro pattuiti (oltre agli interessi maturati di soli 13 mila euro) e dei quali, parrebbe, nessuno sapesse nulla, se non naturalmente coloro che avevano ”dimenticato” di dire che quella partenza sarebbe costata qualche decina di migliaia di euro.

Ciò detto, appare chiaro che esistano due tipi di responsabilità: la prima degli amministratori che per mera propaganda hanno mentito sapendo di mentire – colpa per la quale nessuno pagherà -, la seconda di quei funzionari e dirigenti del Comune che non hanno pagato nei tempi e nei termini concordati costringendo oggi il comune a farsi carico anche di queste enormi spese accessorie..

Sono certo che i responsabili anche stavolta la passeranno liscia, sempre che qualcuno non si prenda la briga di interessare la Corte dei Conti, così come sono certo che anche questa spesa, come tutte le altre, la pagheranno i cosentini con tasse e balzelli vari.
Un’unica consolazione: ci sono voluti quattro anni per conoscere la verità ma alla fine questa si è disvelata. E’ proprio vero che il tempo è galantuomo.

Sul link i documenti

(http://www.albo-pretorio.it/albo/archivio4_atto_0_252602_0_3.html)