Cosenza, il sindaco che odia i deboli: solo “panem et circenses” per i ricchi

All’esito della delibera della Corte dei Conti Calabria che ha dichiarato il dissesto del Comune di Cosenza, il sindaco della città si sperticava dichiarando che, qualora venisse confermato il dissesto anche dalle sezioni riunite, nulla sarebbe cambiato per i cittadini. Oggi, invece, che viene approvato l’assestamento di bilancio dal consiglio comunale (anche grazie alla presenza di quei consiglieri che, pur votando contro, hanno garantito il numero legale in aula…), apprendiamo (come il sottoscritto aveva anticipato e previsto qualche settimana fa) di tutta una serie di tagli alle fasce più deboli della città, a settori e servizi strategici come la cultura, l’ambiente, i trasporti, i servizi scolastici, servizi mensa, assistenza domiciliare, emergenza abitativa ed altro.

Non un solo euro in meno agli sprechi dell’amministrazione, che hanno determinato negli ultimi anni questo stato deficitario finanziario dell’ente, non un solo taglio alle consulenze esterne, alle luminarie, a lavori pubblici inutili, ai giochi circensi, a balocchi e profumi, al superfluo, all’effimero. In particolare, apprendiamo di un taglio di 104 mila euro destinati alla Biblioteca Civica, 150 mila euro per il trasporto scolastico, 106 mila euro del fondo per l’emergenza abitativa, 50 mila euro per il servizio mensa, 248 mila euro per l’assistenza domiciliare, 465 mila euro per il settore ambiente. Panem et circenses, dicevano i latini!

Michele Arnoni, Italia del Meridione