Il grande bluff di “Acque pubbliche della Calabria” e gli interessi che nasconde

di Francesco Iannucci, sindaco di Carolei 

Qualche giorno fa la mia attenzione è ricaduta su un titolone di un noto quotidiano locale che così recitava “Nasce l’azienda speciale Acque pubbliche della Calabria”. Nell’articolo sottostante veniva evidenziata la grande soddisfazione per il voto unanime dell’assemblea dei sindaci del Cosentino.

Un altro articolo riportava un comunicato di AIC per il tramite del suo presidente Marcello Manna, che ribadiva: “Con il voto unanime dell’assemblea dei sindaci, la Cosenza Acque SpA. è divenuta Azienda Speciale Consortile alla quale è stato dato il nome di Acque Pubbliche della Calabria (A.P.C. a.s.c.)”… La costituzione dell’Azienda Speciale Consortile ha permesso alla Calabria di poter accedere ai finanziamenti messi a disposizione dal Programma React-Eu”…. Acque Pubbliche della Calabria, partecipata, ad oggi, dai Soci della ex Cosenza Acque S.p.A. e nella quale dovranno confluire tutti i Comuni della Calabria in fasi successive e rapide, si candida a gestire, a nome e per conto dei Comuni che la detengono, i segmenti del Servizio Idrico Integrato a valle della grande adduzione, condotto da So.Ri.Cal. S.p.A., in attesa che quest’ultima sia resa completamente pubblica, da parte della Regione”.

Partiamo dal voto unanime dell’assemblea dei sindaci della ex “Cosenza Acque”. Ma se l’Ente che rappresento, assieme ad altri Comuni, ha votato contro, chiedendo addirittura il recesso delle quote, mentre altri Comuni neanche hanno deliberato nei propri consigli, perché si parla di voto unanime?

Perché il presidente Manna nel suo comunicato afferma che questa operazione ha permesso alla Calabria di poter accedere ai finanziamenti React-Eu e subito dopo sottolinea che la ex Cosenza Acque si candita, quale novo gestore, ad ottenere i finanziamenti?

Addirittura è lo stesso presidente Manna che sottolinea la necessità di far confluire nella ex Cosenza Acque spa tutti i Comuni della Calabria….operazione che ancora “adda venì”…

E dulcis in fundo lo stesso presidente Manna si augura che la Sorical S.p.A. sia resa completamente pubblica.

E allora, se questo dovrà avvenire, non si capisce la necessità di creare un nuovo carrozzone, nata dalla costola dell’ex Cosenza Acque. Qualcuno ha sottolineato che questo era necessario per poter accedere ai finanziamenti che scadevano il 23 dicembre 2021 ma nessuno, neanche i soci, conoscono i progetti che a mio avviso neanche esistono.

Ma la mia purtroppo è una voce solitaria, la voce di uno che grida nel deserto, che ritiene sia necessario seguire la strada OBBLIGATA di salvare Sorical S.p.A che dovrà essere l’unico gestore del servizio idrico integrato. La Regione Calabria è OBBLIGATA a pagare i debiti Sorical perché garantiti da pegno. E allora perché creare un nuovo inutile carrozzone e far investire i Comuni con soldi di bilancio? Un investimento inutile se si tiene conto dei tanti soldi pubblici investiti e da investire (pagamento debiti) in Sorical.
Tante falsità sono state scritte e dette per garantire gli interessi di pochi e dei soliti noti a danno dei calabresi…. spero che qualcuno al Ministero ed anche in Regione si svegli per bloccare questa assurdità.

Mi auguro inoltre che amministratori, commissari e dipendenti Sorical agiscano con vigore e con convinzione per difendere la propria professionalità ed il proprio know how.